Attualità venerdì 13 marzo 2020 ore 09:13
Ristoranti e bar, il servizio a domicilio non va

C'è chi sta attivando le pratiche e chi invece ha deciso di chiudere. In pochissimi quelli che erano già preparati a portare il cibo a casa
AREZZO — Pochi, pochissimi ristoratori portano il cibo a casa.
Sono la minoranza coloro che già offrivano il servizio di consegna a domicilio e praticamente tutti tramite le note applicazioni quali Deliveroo, JustEat, Glovo.
Tra questi Crispis’ e Ristoburger al multisala che si avvalgono già da tempo delle "famose" App per servire i propri clienti a domicilio.
La maggioranza dei locali, invece, ha desistito ed ha abbassato la serranda in attesa della fine delle ordinanze. Questo è il caso della storica rosticceria "La Brace" dove in 40 anni di attività non si era mai "spento il fuoco".
C'è, invece, chi si sta attrezzando ed ha attivato tutte le partitiche burocratiche per mettere in piedi il servizio di consegna domicilio, come nel caso dell'altro pezzo di storia aretina rappresentano dalla pizzeria al taglio "Il Corso".
Purtroppo, la situazione di emergenza in città si è evoluta rapidamente, forse troppo per consentire a chi voleva organizzarsi di poter offrire un servizio di qualità e all'altezza.
Ma gli aretini non mollano e si stanno già preparando per tornare più forti di prima.
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