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Elezioni 2020 mercoledì 16 settembre 2020 ore 21:30

Enrico Rossi mette in guardia gli aretini

Il Governatore uscente, in città per sostenere la candidatura di Luciano Ralli, parla di Sanità e avvisa del rischio della "destra salviniana"



AREZZO — Enrico Rossi sceglie Arezzo per una delle ultime uscite in veste di governatore della Toscana. Domenica e lunedì c'è il voto e da martedì Rossi lascerà la sua poltrona a Palazzo Strozzi.

E proprio l'incertezza di chi guiderà la prossima giunta regionale inquieta il Governatore uscente che, senza troppi giri di parole, ha messo in guardia di aretini sull'"avanzata delle truppe leghiste". Enrico Rossi è sempre stato un uomo senza troppi fronzoli che va diretto al punto e così è stato anche ad Arezzo. Con lui sul palco, allestito sul sacrato della Basilica di San Francesco, anche il candidato sindaco del centrosinistra Luciano Ralli  e il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Giorgis.

Durante il dibattito, Enrico Rossi ha rimarcato anche la straordinaria valenza della Sanità in Toscana, suo cavallo di battaglia e materia che conosce a menadito. 

Elogiando la straordinaria organizzazione messa in campo per contrastare il Covid, ha voluto ringraziare tutti gli operatori che si sono adoperati per far fronte all'emergenza sanitaria. 

Ha poi toccato il tema, molto delicato, della suddivisione della Sanità in Aree Vaste. Ritiene che tale scelta, mal digerita dagli aretini, ha comunque portato grandissimi vantaggi all'intera comunità, seppur con alcune correzioni da apportare.
"Ha consentito di ricostruire la filiera ed è servita per un serio confronto fra professionisti su metodi e protocolli – ha detto il presidente della Toscana – ma sono convinto che ogni ospedale debba avere una direzione sanitaria forte e autonoma”

Ma, come abbiamo detto, è sull'imminente tornata elettorale in Regione che Rossi ha voluto puntare l'attenzione. Analizzando i dati delle ultime europee ha messo in guardia gli aretini sull'importanza del voto di domenica e lunedì.
“In quell'occasione ( maggio 2019 ndr) il Pd ha festeggiato il mancato sorpasso da parte della Lega – ha detto Rossi – ma guardando i dati complessivi non si può non notare che il centrodestra aveva già allora i numeri che oggi, se confermati, permetterebbero a Susanna Ceccardi di vincere”.

Il vero problema, secondo l'attuale presidente della Regione, è che il centrosinistra in questo momento non arriverebbe alla soglia del 40 percento, sufficiente per eleggere il suo successore. 

Enrico Rossi, quindi, ha rispolverato la teoria del voto utile e parlando di legge elettorale, che consente il voto disgiunto, ha sollecitato i presenti a sostenere le liste che appoggiano Eugenio Giani che "rappresentano l'unico schieramento che può realmente fermare l'avanzata di Susanna Ceccardi”.

Queste affermazioni possono essere interpretate in vari modi e solo lunedì, a tarda notte, sapremo la reale chiave di lettura.


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