Attualità domenica 13 settembre 2020 ore 13:00
Scuola e Covid, che vinca l'entusiasmo
Domani riprendono le lezioni in un clima di ansia e incertezza. Ma i ragazzi hanno bisogno di ritrovare il giusto spirito
AREZZO — Banchi con le ruote o senza. Mascherine in classe o è sufficiente il distanziamento. Colazione seduti e in bagno uno per volta. Poi bottiglioni di gel sanificante ovunque.
Riapre la scuola, tra mille incognite. E anche molte paure, soprattutto da parte dei genitori e degli insegnanti. Alle difficoltà che si registrano sempre quando riniziano le lezioni (mancano gli insegnanti, la scuola cade a pezzi, gli zaini sono troppo pesi ecc ecc, come nelle migliori tradizionali italiane), quest’anno si aggiunge la questione Covid, dopo che le scuole sono chiuse ormai da tempo.
La provincia di Arezzo non fa eccezione. Come in tutta Italia da mesi si discute su lavori, sicurezza, distanziamento, trasporto scolastico. Al suono della campanella, domattina, ci saranno ancora tanti punti interrogativi da sciogliere, che però potranno trovare una soluzione, o comunque un chiarimento, solo vivendo la “nuova” scuola. Abituandosi a nuove regole, che d’altronde dovrebbero essere le stesse ormai da mesi. Le stesse di quando si va a mangiare al ristorante, le stesse di quando si cammina in centro, le stesse di quando i bambini stanno al parco giochi con gli amichetti. Né più né meno. Certo, non sono piacevoli e rischiano di togliere alla scuola quel lato più giocoso e aggregativo che la dovrebbe contraddistinguere. Ma non ci sono alternative. Facciamo di necessità virtù.
Sarà comunque difficile, ma non si deve perdere l’entusiasmo. Lo dice anche il dirigente scolastico, Francesca Romana Ciangola, in una lettera che ha scritto e inviato alla comunità aretina: “Ricordate che nessun virus può spegnere la vostra emozione per il primo giorno di scuola, nessuna emergenza dovrà mai rovinarvi gli anni più belli, le amicizie, i semi dello spirito di solidarietà e comunità che vi porterete dietro per la vita. E, soprattutto, neanche una pandemia dovrà mai spegnere il vostro bisogno di conoscenza; tra percorsi e orari alterni, tra le faticose nuove regole che sarete costretti ad osservare, mantenete l’impegno per il conoscere e il sapere, perché quello che imparate oggi costruisce gli adulti liberi di domani. Abbiate pazienza per tutte queste regole nuove, comprendete i vostri docenti e il personale scolastico se a volte vi sembreranno più rigidi del solito, anzi aiutateli se potete, perché stanno facendo moltissimo per voi, per noi genitori, per lo Stato”.
Ciangola si rivolge anche alle famiglie: “A noi genitori, auguro pazienza, fiducia, collaborazione; sarà complicato, ma è compito nostro infondere serenità ai nostri ragazzi e collaborare con le istituzioni scolastiche, perché abbiamo un obiettivo comune: gestire e concludere un anno scolastico nella massima serenità possibile”.
Il nuovo inizio, purtroppo, non avverrà sotto i migliori auspici. In Casentino ci sono scuole già chiuse prima di aprire, che cominceranno l’anno con le lezioni online. E’ di ieri poi la notizia che sono state annullate quasi tutte le convocazioni dei precari in provincia di Arezzo, quindi mancheranno molti insegnanti.
Insomma, il caos c’è ma la scuola deve riprendere da dove ha lasciato. E la didattica, le materie, la voglia di apprendere, di crescere, devono tornare più forti di prima se vogliamo che abbiano la meglio sul Covid. Altrimenti saremo tutti troppo concentrati sull’ansia, lasciando indietro il bello della scuola. Imparare.
Buon lavoro a tutti.
Simona Buracci
© Riproduzione riservata
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