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Attualità mercoledì 17 marzo 2021 ore 11:00

Le aziende a supporto del Tpl battono cassa

Valter Fabbri - Confartigianato

Cna Fita e Confartigianato Autobus Operator lamentano di non aver ancora ricevuto il pagamento di parte dei servizi svolti



AREZZO — Appello urgente alla Regione Toscana affinché prenda in mano la situazione e riconosca quanto dovuto alle aziende che svolgono i servizi aggiuntivi al trasporto pubblico locale da parte di Cna Fita Toscana e Confartigianato Autobus Operator, che si rivolgono all’Assessore regionale ai Trasporti, Stefano Baccelli.

Queste aziende, infatti, aspettano ancora il pagamento di una parte del servizio svolto nei mesi di settembre, ottobre e novembre, oltre a quello di gennaio. Si parla di una somma complessiva superiore a 482mila euro, dei quali 205.523 euro per il periodo settembre - novembre 2020. 

“Si tratta di cifre importanti, soprattutto per queste imprese che dall’inizio del lockdown sono rimaste ferme e con pochissimi ristori - spiega Riccardo Bolelli, portavoce regionale Ncc-bus di Cna Fita Toscana. - Questi privati, che a settembre si resero disponibili a partecipare al progetto di implementazione del Tpl, promosso dalla Regione, hanno riacceso assicurazioni e sostenuto spese per sanificare i mezzi e, ad oggi, non hanno ancora riscosso in pieno il compenso concordato per quel servizio di ‘emergenza’. Non solo, ma adesso che in alcuni Comuni le scuole sono chiuse, molte imprese sono costrette a fermare i loro mezzi, mettendo il personale in cassa integrazione. Il timore è che il copione possa ripetersi, anche in altre città toscane”.

“Ad oggi - ribadisce Valter Fabbri Presidente Regionale della Confartigianato Autobus Operator Toscana - siamo ancora in attesa degli importi ricordati dal collega e peraltro i termini e le tempistiche di pagamento non sono stati con noi concordati. Viviamo in emergenza ed in emergenza abbiamo voluto coscientemente contribuire con il nostro supporto alla ripartenza delle scuole. Ricordiamo che la Regione Toscana è stata lungimirante e la prima a far riaprire le scuole, incrementando l’offerta di servizio di trasporto pubblico, ma oggi le imprese hanno bisogno di certezze e soprattutto di risorse per la prosecuzione dei servizi”.

Quindi, termina la vicepresidente di Confartigianato Imprese Toscana, Michela Fucile: "la pandemia ha penalizzato fortemente anche questo settore, per questo chiediamo urgentissime misure di sostegno a queste imprese. La Regione ha la possibilità di sollecitare interventi a livello locale per accelerare i pagamenti. Auspichiamo che la situazione si regolarizzi quanto prima".


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