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Cultura mercoledì 25 giugno 2025 ore 13:06
Shakespeare al Parco, il teatro di comunità

La prima edizione del festival di teatro di comunità. Per rendere tutto il quartiere un palcoscenico al Parco di Villa Severi
AREZZO — Un modo nuovo, contemporaneo e inclusivo di fare teatro. Arriva ad Arezzo il festival sperimentale “Will Be Forever | Shakespeare al Parco”, un progetto di teatro diffuso che trasformerà il quartiere del polmone verde cittadino Villa Severi in un vero e proprio teatro a cielo aperto: a cura di Chiara Renzi di rumorBianc(O)e Samuele Boncompagni di Noidellescarpediverse, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Arezzo, con il contributo di Fondazione CR Firenze (progetto vincitore del Bando Partecipazione Culturale / Periferie), in collaborazione con Circolo Eureko, centro di aggregazione sociale Villa Severi, con il sostegno di Fondazione Guido d’Arezzo, Unicoop Firenze - sezione soci Arezzo, Atam, Afm.
Protagonista della manifestazione che si articolerà su due weekend, 27, 28 e 29 giugno e 4, 5, 6 luglio, sarà il celebre poeta e drammaturgo inglese William Shakespeare che verrà declinato e raccontato da compagnie di teatro contemporaneo di livello nazionale al pubblico attraverso laboratori, spettacoli, attività ed esperienze immersive.
“Il fatto che sia accompagnata dall’assessore Francesca Lucherini – ha sottolineato il vicesindaco Lucia Tanti – rende plasticamente l’immagine del connubio, a dispetto di quello che si possa pensare, tra politiche sociali e urbanistica. Quest’ultima, infatti, si occupa di organizzare i luoghi e di programmare la loro rigenerazione: per una città che non abbia più periferie ma in cui ogni luogo sia il centro di se stesso. Di questa preziosa attività ne beneficia il sociale quando li utilizza per trasformarli in teatri all’aperto e spazi di comunità, grazie anche al dinamismo delle associazioni del territorio. Come in questo caso, in cui un festival a tutto tondo consente di alzare il tiro, guardare lontano e raccogliere la sfida della ricchezza educativa, che si affronta e si vince con la qualità e la riscoperta delle eccellenze”.
“Siamo orgogliosi di affiancare rumorBianc(O) nella prima edizione di ‘Will Be Forever | Shakespeare al Parco’ - afferma Gabriele Gori, direttore generale di Fondazione CR Firenze - un progetto che interpreta pienamente lo spirito del nostro Bando Partecipazione Culturale, promuovendo l’accesso alla cultura nelle periferie urbane e valorizzando il ruolo del teatro come strumento d’inclusione, dialogo e crescita collettiva. In un momento storico in cui l’accesso ai luoghi e ai linguaggi culturali è ancora fortemente condizionato da barriere economiche e sociali, vogliamo continuare a sostenere iniziative capaci di coinvolgere le comunità in esperienze artistiche vive e condivise, che rafforzano i legami sociali e offrono opportunità di espressione a tutte le generazioni”.
Così presentano la prima edizione di “Will Be Forever | Shakespeare al Parco” i due direttori artistici, Chiara Renzi e Samuele Boncompagni: “non è solo una rassegna teatrale ma un’esperienza collettiva, diffusa e partecipata, che unisce spettacoli, performance, laboratori, talk, installazioni e percorsi immersivi. Un mosaico di linguaggi e possibilità per avvicinarsi a Shakespeare (e al teatro) da angolazioni nuove e inattese. Il cuore pulsante della rassegna sono senza dubbio gli spettacoli: sul palco e nei sentieri del parco si alterneranno compagnie professioniste e artisti di rilievo nazionale e internazionale, con proposte originali ispirate all’opera e all’immaginario shakespeariano”.
Tra gli appuntamenti più attesi, “Shakespearology” di Sotterraneo, uno dei gruppi più innovativi del panorama teatrale contemporaneo italiano, che porta in scena un ironico monologo dedicato al bardo; “William Shakespeare’s Half Time Job” del Teatro dell’Elce, esperienza intima per uno spettatore alla volta che scardina le convenzioni della rappresentazione; “Essere o non essere” del Théâtre CreaNova, compagnia belga che approda ad Arezzo con una messa in scena intensa e multilingue; “Shake! Shake! Shake!” della compagnia IF Prana, spettacolo itinerante a bordo di un’ape ispirato ai personaggi shakespeariani. Si aggiunge una nuova produzione site-specific creata appositamente per il festival: “L’Antro di Prospero” della Compagnia dell’Aggeggio, un’esperienza teatrale intima e visionaria, pensata per un numero ristretto di spettatori a replica continua, in cui lo spettatore è invitato a entrare, letteralmente e simbolicamente, nel mondo segreto del mago de “La Tempesta”. A questi si affiancano le giovani realtà del territorio e la compagnia allievi del Teatro Virginian, a conferma della vocazione intergenerazionale e comunitaria del festival.
Accanto agli spettacoli, un ampio spazio sarà dedicato ai laboratori teatrali, in collaborazione con l’associazione Parco di Villa Severi e formatori professionisti, progettati per fasce d’età diverse, dai 3 anni agli over 65, pensati come occasioni di avvicinamento creativo ai personaggi, ai temi e ai linguaggi del teatro elisabettiano. Dalle risate di Puck al dolore di Re Lear, dall’ombra di Amleto alla potenza visionaria di Prospero, ogni laboratorio sarà un’occasione per esplorare il mondo shakespeariano in modo personale e partecipato, attraverso il gioco, la relazione, l’immedesimazione.
Il festival sarà anche esperienza, ascolto e scoperta. In collaborazione con la Libera Accademia del Teatro di Arezzo prenderà il via un incontro pensato per un pubblico eterogeneo, con l’obiettivo di guidare spettatrici e spettatori verso una visione più consapevole e coinvolta.
Tra le esperienze più suggestive, la “Shakespeare Walk - Le donne di Shakespeare”: una passeggiata teatrale immersiva nel cuore del parco, in cui natura, parole e musica si fonderanno. Il pubblico, guidato da una voce in cuffia, seguirà un sentiero tra alberi e personaggi: Giulietta, Ofelia, Desdemona, Lady Macbeth.
Non mancheranno momenti di approfondimento e confronto con la “Shakespeare Talk”, dialoghi in collaborazione con La casa sull’Albero, per esplorare con sguardo curioso e contemporaneo le opere e le figure shakespeariane, ancora oggi straordinariamente attuali. Nel cuore onirico del festival, spazio anche alle installazioni sonore a cura di Lele Synth, ad accesso libero, veri e propri paesaggi d’ascolto che intrecciano musica, parole e suggestioni atmosferiche. E infine, lo Shakespeare corner, un piccolo spazio in stile open-mic dove chiunque potrà leggere, interpretare, improvvisare o semplicemente ascoltare, creando un momento di condivisione libera e giocosa intorno al teatro.
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