Sicurezza per la Sr 71, l'unione fa la forza

E l'arteria che attraversa Casentino e Valdichiana. Il Comitato coinvolge la Provincia affinché si attivi con la Regione per garantire interventi

AREZZO — Il Comitato "Sr71+sicura" si è costituito circa due mesi fa. Non ha finalità politiche o economiche ma vuol solo evidenziare la mancanza di sicurezza per chi si trova a percorrere la principale arteria che attraversa il Casentino e la Valdichiana. Il Comitato ha raccolto le impressioni dei cittadini e ha fatto una sintesi delle richieste della popolazione che sono state riportate alla presidente della provincia.

Silvia Chiassai ha recepito le richieste che, in sintesi si traduco in soluzioni adeguate per far in modo che la Sr71 non sia più la "pista di decollo e atterraggio del Pegaso", così è stata definita la strada da Giancarlo Faralli, presidente del Comitato.

L'obiettivo è quello di garantire maggior sicurezza lungo la Sr71. La presidente Chiassai ribadisce che l'arteria, realizzata nel 1928, necessita di interventi radicali.

La strada è di proprietà regionale che ha affidato alla Provincia di Arezzo la gestione ordinaria, fornendo un contributo irrisorio rispetto alle necessità. Chiassai, pertanto, sottolinea come la Sr 71 necessiti di ulteriori finanziamenti per il ripristino degli asfalti ma anche di un piano di interventi mirati per aumentare il livello di sicurezza, soprattutto in prossimità dei centri abitati che attraversa. Inoltre - sottolinea Chiassai - è importante che vengano valutati anche interventi strutturali tramite la realizzazione di varianti.

Il Comitato "Sr71+sicurezza" ha fornito alla presidente della Provincia la documentazione che attesta la situazione di criticità dell'arteria e Silvia Chiassai si è detta intenzionata alla costituzione di un tavolo di lavoro con tutti i sindaci dei Comuni che gravitano attorno alla Sr 71. Questo per permettere ad ogni Amministrazione di esprimere in maniera concreta e pratica le criticità maggiori riscontrate che, unite a quelle documentate dal Comitato, formino un documento unico da presentare in Regione.

L'obiettivo, infatti, è quello di far comprendere all'Ente proprietario la necessità di interventi strutturali e fondi adeguati per garantire la sicurezza dei cittadini che ogni giorno si trovano a percorre questa strada.

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