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Cronaca domenica 26 settembre 2021 ore 21:35
Tempesta di vento e pioggia, danni e paura
Pezzo di lampione ha rischiato di colpire un bimbo a Fonterosa. Zone dell'alto Casentino senza elettricità. Tromba d'aria a Bibbiena
AREZZO E PROVINCIA — Forti raffiche di vento, improvvise e dalla breve durata, associate a pioggia battente ma non ovunque, si sono abbattute nel tardo pomeriggio nell'Aretino, dalla città alla provincia. Soprattutto in Casentino e Valdarno.
Sono arrivate segnalazioni dalla zona di Fonterosa, nel capoluogo, dove un lampione ha perso la parte superiore rischiando di colpire un bimbo, ma anche di rami caduti in altre strade, come sul Raccordo, in viale Don Minzoni e un albero nel cortile della scuola di Quarata.
Paura appunto in Casentino, tra Stia e Pratovecchio, con veicoli in transito che si sono dovuti fermare per il maltempo e addirittura diverse zone rimaste senza corrente elettrica. Su Bibbiena si è invece abbattuta una tromba d'aria. Il sindaco Vagnoli su Facebook ha scritto "si prega di stare in casa per la propria incolumità. Stiamo operando per riscontrare i danni e mettere in sicurezza. Vi chiediamo collaborazione".
Il fenomeno ha interessato anche altre aree della vallata, come Val della Meta nel comune di Chiusi e Castel San Niccolò con alberi caduti. Sette le auto rimaste bloccate a Camaldoli per piante divelte e finite sulla carreggiata, sono state liberate dai Carabinieri forestali. Chiusa la strada da Pieve a Socana a Ornina per la caduta di un albero.
Non si segnalano, comunque, feriti.
Abbattuto, sempre a Bibbiena, danneggiata soprattutto in piazza Grande, pure lo storico cipresso all’ingresso del parcheggio dell’ospedale del Casentino.
Vento e temporali hanno interessato inoltre ulteriori parti del territorio. E' scattato tutto in pochi minuti, destando preoccupazione e causando ingenti danni, anche ad edifici. Il fenomeno viene chiamato downburst: a Stia una raffica ha raggiunto 109 km/h. Dopo una giornata con un caldo anomalo per la fine di settembre questa sera un epilogo che era meglio evitare. Ma il clima, ormai, ci ha abituato a variazioni repentine.
Importante e significativo l’impegno e il lavoro dei soccorsi, dalle Forze dell’ordine ai Vigili del Fuoco e alla Protezione civile.
Claudia Martini
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