Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 09:15 METEO:AREZZO10°16°  QuiNews.net
Qui News arezzo, Cronaca, Sport, Notizie Locali arezzo
sabato 05 ottobre 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Sinner gentiluomo con la raccattapalle colpita dal servizio dell'avversario
Sinner gentiluomo con la raccattapalle colpita dal servizio dell'avversario

Attualità giovedì 13 gennaio 2022 ore 16:19

Tracchi nuovo segretario provinciale Cgil

Alessandro Tracchi, neo segretario provinciale Cgil

Lo ha stabilito l'assemblea chiamata ad eleggere la nuova guida del sindacato dopo la scadenza del mandato di Mugnai. Ecco chi è il neo dirigente



AREZZO — E' Alessandro Tracchi il nuovo segretario provinciale della Cgil. 

Lo ha stabilito l'Assemblea della confederazione che si è riunita questa mattina  all'hotel Minerva. Il suo nome era stato proposto da Dalila Angelini, segretaria regionale che aveva consultato il gruppo dirigente della Cgil provinciale.

Alessandro Tracchi non ha ancora compiuto 50 anni ed è un operaio metalmeccanico alla Fimer e nelle precedenti "versioni" di questa industria: Magnetek, Power One, Abb. Già segretario provinciale Fiom dal 2016. 

Alessandro Tracchi succede ad Alessandro Mugnai che era in scadenza di secondo mandato. A lui spetta il compito di guidare il treno della Cgil aretina sui terreni inesplorati delle trasformazioni e dell'innovazione.
"Considero quanto sta avvenendo nei sistemi economici e sociali un'opportunità e una sfida. La Cgil aretina ha fatto molto in questi anni per allinearsi al nuovo e dare le risposte corrette e necessarie. Adesso si tratta di andare ancora avanti. Non intendo farlo da solo: considero la collegialità un valore non esclusivamente nel nome della democrazia e della partecipazione ma anche per migliorare costantemente analisi, progetti e azioni. In altre parole: insieme è giusto ma funziona anche meglio" - afferma il neo segretario Cgil.

Stamani Tracchi ha spiegato con quali sentimenti inizia il suo nuovo incarico, ovvero curiosità, responsabilità e spavento.
"Curiosità: mi interessa l'angolo di visuale della confederazione. Sono sempre stato un confederale, non credo nelle frammentazioni, penso che sia dannosa una visione che abbia al centro solo un'azienda o una categoria.
Responsabilità: è un grande onore guidare la confederazione. Ne sono consapevole e farò di tutto per dimostrare di essere all'altezza del compito.
Spavento: non dimentico di aver iniziato da magazziniere in fabbrica e di essere arrivato qui. Il timore è doveroso e legittimo".

Tracchi ammette che la Cgil ha bisogno di cambiamento.
"Dobbiamo prendere atto che tutto o quasi è cambiato attorno a noi. Una buona parte dei problemi economici e sindacali non si risolvono localmente o in Italia ma quanto meno in Europa. Se non vogliamo essere terminali passivi delle decisioni delle grandi compagnie trasnazionali, allora abbiamo veramente bisogno di una sindacato europeo forte, unitario e rappresentativo per un livello di contrattazione che sia sempre più alto e determinante. Di conseguenza, riconoscendo pienamente il valore delle federazioni di categoria, abbiamo bisogno di stimolare l'unificazione del mondo del lavoro partendo proprio da noi stessi. I lavoratori e i pensionati hanno bisogno di moderne ed efficienti forme di rappresentanza e di tutela non solo dei loro diritti ma contro i veleni che si stanno diffondendo in Europa e nel mondo. Penso agli egoismi e alle spinte individualiste, ai sovranismi e allo sdoganamento del razzismo e delle nuove forme di fascismo, all'intolleranza e alla violenza. Penso anche ai processi positivi comunque in corso: nuove politiche di genere, tentativi di rinnovamento della politica, nuove forme di democrazia e di partecipazione. La Cgil non solo è presente ma è protagonista irrinunciabile dei processi di trasformazione e di crescita".

E la prima vertenza è quella che conosce meglio: la Fimer. Martedi al Ministero dello sviluppo economico in qualità di Segretario Fiom e oggi ad Arezzo in qualità di Segretario Cgil.
"La Fimer è un'altra storia simbolo di questo territorio. Non è solo una fabbrica ma un laboratorio di innovazione e sperimentazione: qui sono stati pensati e prodotti i primi inverter. Se parliamo di transizione verde in Europa, qui ci sono le condizioni, gli strumenti e le professionalità per farla. Non sono in gioco "solo" 800 posti di lavoro ma una visione del futuro dell'Italia e dell'Europa".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno