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Cronaca venerdì 01 aprile 2016 ore 11:16
Tragedia di San Leo, niente domiciliari a Danut

Il rumeno 40enne della minicar che aveva travolto e ucciso madre e figlia è ancora pericoloso e la moglie non lo vuole a casa, quindi resta in cella
AREZZO — Non solo perché la moglie non lo vuole a casa e così non garantisce a Alexe Danut una sistemazione adeguata per una detenzione domiciliare al di fuori del carcere, ma anche perché agli occhi della giustizia lui è ancora pericoloso. Secondo il tribunale del Riesame, il 40enne che nella domenica 30 gennaio, con un tasso alcolico molto superiore al limite consentito aveva travolto e ucciso a San Leo, la mamma Barbara e la figlia Letizia di dieci anni, risiede ancora nella possibilità di reiterazione del reato e potrebbe costituire un pericolo anche in futuro.
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