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Attualità giovedì 06 giugno 2024 ore 07:00

Un anno di attività dell'arma dei Carabinieri

Il bilancio dell’attività svolta negli ultimi 12 mesi delinea un quadro positivo nel territorio della provincia



AREZZO — L’attuale celebrazione ricorre come sempre ogni 5 giugno, data nella quale nel 1920 venne concessa la prima medaglia d’oro al valor militare alla bandiera dell’Arma, per l’eroica partecipazione dei Carabinieri al primo conflitto mondiale.

In questo solco, alle ore 17:30, presso la caserma sede del Comando Provinciale Carabinieri di Arezzo si è svolta una breve ma significativa cerimonia, durante la quale, alla presenza dei familiari del caduto, un reparto di formazione ha reso omaggio ai Caduti e sulle note del silenzio d’ordinanza è stata deposta una corona d’alloro sulla targa in onore alla Medaglia d’Oro al Valor Militare, Appuntato Carmine Della Sala, cui è intitolata la caserma sede del Comando.

La cerimonia ha avuto luogo, nella splendida cornice del Parco “Aldo Ducci” di Arezzo con ingresso dalla via Generale C.A. Dalla Chiesa, con la celebrazione dell’Annuale Fondazione dell’Arma aperta al pubblico. Alle ore 18:00, infatti, si è svolta una significativa manifestazione alla presenza del Prefetto di Arezzo, D.ssa Maddalena De Luca, del Vescovo di Arezzo- Cortona – Sansepolcro S.E. Andrea Migliavacca, il Comandante Provinciale, Colonnello Claudio Rubertà, delle Autorità civili e militari, di una rappresentanza di alunni dell’Istituto Statale Comprensivo “Cisalpino” di Arezzo e del coro degli studenti dello stesso Istituto.

Prima del suo discorso, il comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Claudio Rubertà, ha voluto osservare un minuto di silenzio per onorare tutti i caduti dell’Arma ed anche per ricordare i tre finanzieri del Soccorso Alpino, recentemente deceduti durante una esercitazione nella Val Masino.

Il bilancio dell’attività svolta negli ultimi 12 mesi delinea un quadro positivo nel territorio della provincia, ove i Carabinieri, da sempre presidio di sicurezza e diritto al servizio delle comunità, nei grandi centri urbani come nei più piccoli comuni, spesso unica forza di polizia a competenza generale presente, con un modello organizzativo basato sulla capillare distribuzione sul territorio e sul diuturno contatto con la cittadinanza, proseguono la loro missione attraverso le 5 compagnie, le 40 stazioni territoriali, gli 11 Nuclei forestali e le 3 Nucleo Parco nonché con i Nuclei Radiomobili e gli altri Reparti costituiti per specifiche esigenze.

I risultati operativi dell’ultimo anno (giugno 2023 – maggio 2024), confrontati con il medesimo periodo dell’anno precedente, forniscono un quadro chiaro della situazione della delittuosità. Il numero di delitti commessi è pressoché stabile.

Molte le iniziative promozionali intraprese, riprendendo anche delle campagne nazionali, attuate dall’Arma dei Carabinieri di Arezzo.

La Sicurezza sui Luoghi di Lavoro il contrasto al lavoro nero, che nello specifico al di là dei consueti e quotidiani controlli, con l’ausilio del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Arezzo, hanno interessato cantieri edili realizzati per strutture pubbliche e private, aziende del territorio provinciale, che hanno permesso di accertare illeciti penali in materia di salute e lavoro, imponendo sospensioni all’attività imprenditoriale e comminando multe/sanzioni pecuniarie per diverse centinaia di migliaia di euro.

Il Codice Rosso, che prevede la tutela delle categorie discriminate per genere o le persone che subiscono delle violenze domestiche. L’Istituzione ha previsto personale espressamente formato nel campo e gestite tre ambienti specifici (c.d. stanza rosa), ad Arezzo, Bibbiena e Pieve Santo Stefano, per l’audizione protetta delle vittime. La realizzazione di questa rete per la promozione di strategie condivise, anche a livello delle scuole, finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno, ha prodotto nell’ultimo anno numerose richieste di intervento delle pattuglie sul territorio, sono stati proposti inoltre provvedimenti cautelari nei confronti degli aggressori, tra ammonimenti, divieti di avvicendamento ed allontanamenti dalla casa familiare.

La Tutela dell’Ambiente e la Sicurezza Alimentare e della Salute, che ha visto impegnati oltre all’Arma territoriale i carabinieri del Gruppo Forestale di Arezzo e dei NAS di Firenze, sono stati controllate strutture sanitarie pubbliche e private, mercati rionali, esercizi commerciali, lavori edili pubblici e privati, riscontrando diverse violazioni penali ed amministrative.

Sono proseguite le conferenze negli Istituti Scolastici di vario ordine e grado di tutta la provincia, sui temi della legalità e dell’ambiente, con 38 scuole coinvolte e 2.641 tra studenti ed insegnanti, che hanno partecipato con entusiasmo ed interesse agli incontri, ponendo svariate domande e dubbi sulla composizione e sui compiti dell’Arma dei Carabinieri, sui fenomeni di cronaca di maggior rilievo, sulla delicata tematica legata all’inquinamento e sulle procedure di arruolamento in generale.

Anche il fenomeno delle truffe e dei furti in danno delle fasce più deboli della popolazione è sempre di strettissima attualità. In questa circostanza si è posta particolare attenzione agli anziani, che spesso hanno una minore capacità di protezione e rimangono a volte da soli in casa. Per evitare che i ladri ed i truffatori, con tecniche spesso già rodate, riescano nei loro intenti illeciti, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Arezzo, continuando quanto fatto negli anni precedenti, ha organizzato una serie di incontri con i cittadini di tutto il territorio, nel corso dei quali qualificati relatori hanno illustrato le situazioni più frequenti di illeciti, dando consigli utili per evitare di cadere nei tranelli degli abili malviventi. Nell’iniziativa sono stati coinvolto i maggiori punti di aggregazione come parrocchie, centri anziani e Amministrazioni locali che, apprezzando l’idea, hanno pubblicizzato le date degli avvenimenti e messo a disposizione dell’Arma le proprie strutture ricettive per accogliere al meglio gli eventi.

L’attività dell’Arma pertanto non è stata solo contrasto al crimine comune ed organizzato, ed in questo particolare momento storico, ad una particolare attenzione a fenomeni legati al mondo antagonista e della radicalizzazione di estremisti islamici, ma, come nella sua bisecolare tradizione, costante e quotidiana assistenza ed aiuto alla popolazione.

Durante la cerimonia, le varie Autorità intervenute hanno premiato, a vario titolo, 6 militari, tra Ufficiali, Sottufficiali, Brigadieri e Carabinieri, che si sono distinti in brillanti operazioni di servizio (per le motivazioni, tipologia di riconoscimento ed elenco dei premiati vds. allegato).

Il Questore di Arezzo Dott.ssa Maria Luisa Di Lorenzo, i Car. Rosa Lamberti e Chiara Russo, nonché Sara e Sofia figlie di carabinieri, hanno procedono alla scopertura di un’opera realizzata dal Maestro Stefano Roselli e donata al Comando Provinciale Carabinieri di Arezzo. La scultura rappresenta un cuore stilizzato con al centro il tricolore, opera che secondo l’autore esprime empaticamente i valori umani, culturali e sociali che caratterizzano la storia dell’Arma dei Carabinieri verso i quali fin da bambino ha sempre nutrito stima e sincera solidarietà. La scultura in altorilievo, realizzata in resina acrilica ecologica e fibra di vetro con patinatura in oro francese e smalto sintetico, sarà collocata presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Arezzo. Al termine della scopertura, S.E. il Vescovo Andrea Migliavacca, ha benedetto la significativa opera scultorea del Maestro.


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