Attualità mercoledì 21 ottobre 2020 ore 08:00
Vingone e cavi elettrici a rischio per l'alianto
Una pianta infestante che ha necessitato di un intervento importante dal parte del Consorzio 2 Alto Valdarno in località Gragnone
AREZZO — Attecchisce ovunque, cresce e infesta tutto ciò che trova. E' l'alianto che ad Arezzo, in località Gragnone, aveva raggiunto altezze smisurate e preoccupanti, lungo la strada che costeggia il Vingone all’altezza della “botteghina”.
L’interferenza con le linee aeree gestite da Enel è stata segnalata da Federico Scapecchi al Consorzio 2 Alto Valdarno. Carta e penna alla mano, il consigliere comunale, in rappresentanza dei cittadini della zona, ha evidenziato la situazione di potenziale pericolo.
Il sopralluogo ha confermato la necessità dell’intervento: i tecnici dell’ente, con i colleghi del Genio Civile Valdarno Superiore, hanno condiviso l’urgenza di procedere alla rimozione delle alberature dal tronco sproporzionato e fragile per mettere in sicurezza la zona, contro il rischio black out e contro la possibile ostruzione del corso d’acqua in caso di caduta o crollo dei fusti.
Qualche giorno fa l’operazione, sulla sponda destra del torrente, è stata eseguita con molte precauzioni per evitare di diffondere nell’ambiente elementi capaci di favorire lo sviluppo e la diffusione dell’”albero del paradiso”.
“Il nome non deve trarre in inganno – spiega l’ingegnere Beatrice Lanusini, referente del settore difesa idrogeologica del Consorzio di Bonifica in territorio aretino, che, con la collega Giulia Pierozzi ha seguito i lavori - Di fatto si tratta di una pianta infestante, invasiva e fortemente competitiva che sta colonizzando sempre nuove aree del territorio, con un forte e pesante impatto sull’habitat naturale. Eliminarla è difficilissimo. Il nostro compito perciò non si è esaurito con l’abbattimento. Dovremo tenere sotto controllo l’area, organizzare sopralluoghi trimestrali e prevedere periodiche manutenzioni per evitare a questa specie di svilupparsi in modo eccessivo, a minaccia della sicurezza idraulica e delle persone”.
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