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Giostra Saracino domenica 19 giugno 2022 ore 00:17

Vola la Colombina mentre gli altri vanno a terra

Scortecci l’uomo del cinque. Marmorini erede di Vedovini. Esordienti rimandati a settembre. I rossoverdi ci hanno provato. A Parsi manca lo spunto



AREZZO — Alla vigilia sembrava essere la Giostra più equilibrata e difficile degli ultimi anni con punteggi bassi, ma come succede spesso nella nel Saracino tutto quello che si è detto prima di entrare in piazza è stato completamente rovesciato con una Lancia d’Oro vinta con otto punti.

I favoriti diventano i vincitori e Porta Santo Spirito vince la sua 38esima Lancia d’Oro raggiungendo dopo nove mesi di nuovo Porta Crucifera e stacca Porta Sant’Andrea dopo alcuni decenni in cui si era sempre trovata davanti nell’albo d’oro.

Gianmaria Scortecci, è lui l’uomo del cinque in questa 141esima Giostra del Saracino: un centro talmente pesante che mette in fila gli avversari, rendendo vano il bellissimo centro in ottava carriera di Marmorini per i biancoverdi.

Santo Spirito. Una coppia fortissima, forse la più grande della storia. Raggiungono il loro undicesimo successo portando di nuovo al primo posto, assieme ai rossoverdi, la Colombina nell’albo d’oro. Un quartiere forte che Ezio Gori e Marco Geppetti hanno reso una macchina perfetta capace di vincere in ogni situazione e condizione.

Giostra da dieci? No bastano otto punti, il tre di Cicerchia chiude i conti, solo una nuova lancia rotta avrebbe potuto invertire la storia di questa edizione. Tre pesante è facile, ma che Cicerchia lo ha portato a casa senza tentennamenti.

Esordienti. Francesco Rossi ha aperto i giochi e dopo una settimana perfetta paga lo scotto di una piazza tornata calda. Un tre che mette subito in salita il suo quartiere. A Saverio Montini è andata peggio, grandi problemi in partenza recuperati prima della linea bianca, anche la carriera è stata complicata trovando un due ulteriormente penalizzato da carriera lenta. Per lui esordio da dimenticare subito, per non condizionare la giostra di settembre.

Porta Crucifera si presentava in piazza forte della vittoria dello scorso settembre, ma con due cavalli esordienti. Il quattro di Rauco non mette in salita la Giostra per Santo Spirito, Lorenzo Vanneschi in seconda carriera cerca il centro andando sotto, nel due, senza possibilità di restare in Giostra. I rossoverdi pagano, forse, l’esordio di due cavalli alla prima Giostra che devono fare esperienza dove la piazza si è molto sentita e non ha certo aiutato.

Davide Parsi per Porta del Foro non riesce a colpire il centro, era chiamato a colpire il pomodoro, ma il suo è un quattro che non soddisfa in pieno. Chi fa il suo compito, nonostante l’esito della Giostra già segnato, è Tommaso Marmorini che colpisce un centro bellissimo, confermando di essere l’erede di Enrico Vedovini con un cavallo fantastico come Conte.

Adesso ci sono tre mesi di duro lavoro per ritrovare fiducia e crescere ulteriormente a livello tecnico, per non rischiare un cappotto che segnerebbe la fuga definitiva per la Colombina in cima all’albo d’oro in solitaria-

Paolo Nocentini
© Riproduzione riservata


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