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Attualità giovedì 04 marzo 2021 ore 10:13
Contagio in aumento, Arezzo in bilico
Il governatore Giani vorrebbe evitare la zona rossa ma i numeri sono impietosi. Intanto i sindaci del Casentino mettono le mani avanti
AREZZO — La situazione è delicata, inutile negarlo. I numeri del contagio nell'Aretino sono elevati. Tra i più alti dell'intera Toscana. Come sappiamo, le nuove disposizioni in tema contagio prevedono l'istituzione di zone rosse provinciali. Insomma, nonostante la Toscana sia arancione Arezzo rischia concretamente di rientrare tra quei territori soggetti a maggiori restrizioni. La presenza di varianti del virus, ormai conclamata sull'Aretino, contribuisce ad alzare il livello di attenzione. La Asl monitora incessantemente la situazione ed è in stretto e diretto contatto con la Regione che deve mettere in fila i vari dati e poi decidere.
Al momento Giani spera di non emettere la tanto temuta ordinanza ma tutto dipende dalla situazione epidemiologica.
Intanto, continua a tenere banco anche il tema scuole. In questa fase del contagio i giovanissimi sono in larga parte i più colpiti dal virus. Attualmente le chiusure sono regolate dai sindaci ma, anche in virtù del nuovo Dcpm, è molto probabile che Giani entro sabato prenda la decisione di attivare in tutta la Regione la didattica a distanza. L'obiettivo è scongiurare una nuova ondata che, appare evidente, ormai è alle porte.
A tal proposito il sindaco di Bibbiena, in accordo con gli altri primi cittadini del Casentino, lancia una proposta. Vagnoli scrive alla Asl chiedendo che i parametri di riferimento vengano presi a livello di articolazione sanitaria (quindi nel caso del Casentino, da Rassina a Stia) in quanto anche all'interno della stessa provincia ci sono situazioni diverse. Attualmente in Casentino il parametro è di circa 100 positivi su 100mila abitanti, quindi ben al di sotto della soglia per la chiusura delle scuole che, in base al nuovo Dpcm, dà la facoltà ai governatori delle Regioni di emettere l'ordinanza con un contagio pari o superiore a 250 casi su 100mila abitanti.
Intanto anche la situazione negli ospedali inizia a farsi preoccupante. Da una settimana a questa parte i ricoveri al San Donato sono in continuo aumento. Siamo passati dagli 80 pazienti di mercoledì 24 febbraio ai 101 di ieri.
Sul fronte vaccinazioni sembra che finalmente le case farmaceutiche stiano, più o meno, rispettando le consegne. Lo stesso governatore Giani si è detto fiducioso di poter vaccinare, in marzo, un numero di persone superiore a quante fino ad oggi hanno ricevuto una dose.
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