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Attualità lunedì 15 marzo 2021 ore 17:21

Folla ordinata per l'ultimo saluto a Gigi Spiganti

San Domenico piena nel rispetto di capienza e distanziamento. Al termine della cerimonia il commovente video di addio della famiglia



AREZZO — La basilica di San Domenico e la splendida piazza antistante, sono state il teatro dell'ultimo saluto a Gigi Spiganti, deceduto a causa del Covid. Arezzo è in zona rossa da poche ore, ma amici e parenti non hanno voluto mancare alle esequie, riempiendo la chiesa fino al limite della capienza consentita. La cerimonia si è svolta nel pieno rispetto delle regole di distanziamento, erano occupati solo i posti appositamente contrassegnati.

E' stato un ultimo saluto composto e rispettoso, per questo forse ancor più commovente perché l'impossibilità di quell'abbraccio confortante ha costretto le circa 300 persone intervenute a non esternare l'affetto ed il dolore. Al termine della celebrazione, officiata da Don Alvaro Bardelli e padre Giovanni Serrotti, la famiglia ha voluto proiettare un commovente video di saluto. “Quello che non scorderemo...”, recitava l'incipit del filmato, seguito da tanti momenti di vita, di gioia e di felicità, vissuti insieme a Gigi.

Tutti gli intervenuti sono poi usciti ordinatamente dalla basilica, andando a riempire la piazza mantenendo lo stesso ordine e l'identica compostezza tenuti in chiesa durante la celebrazione. Silenzio e commozione anche al momento dell'uscita del feretro.

Gigi era un personaggio amato  al quale non si poteva non voler bene. Una gran brava persona che non faceva mai mancare il suo conforto e affetto. Farmacista per lavoro ma oste per passione. Aveva contribuito a lanciare il ristorante "Antica Fonte" per poi aprire con la moglie Donatella, eccellente cuoca, "La Pieve". Lavorava anche con i turisti ma il suo locale era frequentato da tanti aretini che ormai erano diventati amici di Gigi e Donatella. Grandissimo esperto in vini non era il classico ristoratore che guarda al "cassetto" ma per lui la soddisfazione dell'amico cliente valeva più di ogni cosa.


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