Furgoni stracarichi di beni da Arezzo all’Ucraina

AREZZO — È partito qualche ora fa l’undicesimo furgone della Misercordia di Arezzo destinato all’Ucraina. Una raccolta incessante quella messa in atto nella sede di via Garibaldi grazie all’impegno dei volontari.

Intanto, Marco Feri, ex primario di Rianimazione del San Donato, e adesso dopo la pensione tra le fila della Confraternita, chiede agli aretini di continuare a donare generi alimentari per adulti e bambini, materiale sanitario, prodotti per l’igiene personale, coperte e sacchi a pelo. Ma non abbigliamento. I magazzini infatti sono vuoti, ma restano ancora abiti che devono essere smistati.

Mentre l’intera provincia si è mobilitata sull’altro fronte, quello dell’accoglienza. Anche i Comuni dopo incontri con la Prefettura hanno dato le prime indicazioni. Al momento sul territorio sono arrivati solo ucraini che si sono ricongiunti a parenti o amici. Ma la rete dell’accoglienza è pronta. Ogni arrivo deve essere segnalato alla Prefettura per attivare i relativi percossi di assistenza, anche scolastica. Almeno per ora non è consentito ai privati di ospitare persone in autonomia, seppure tutta la generosità dimostrata in questi giorni verrà comunque tenuta in considerazione.

Infine, la Asl ha comunicato che alle persone che arriveranno sul territorio verrà fatto il tampone Covid entro 48 ore e dopo 5 giorni potranno ricevere la vaccinazione se lo vorranno. Inoltre, avranno una tessera sanitaria per stranieri temporaneamente sul territorio per accedere a tutte le altre prestazioni sanitarie, sia ambulatoriali che ospedaliere, come per essere seguiti dal medico di medicina generale o dal pediatra.

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