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Il rapper Salmo libera in mare l'aragosta ordinata al ristorante: «Mi ha guardato negli occhi e non sono riuscito a mangiarla»
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Attualità giovedì 08 gennaio 2015 ore 17:47
“I nostri doveri dopo la strage di Charlie Hebdo”
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Il pro Sindaco Stefano Gasperini interviene in merito all'attacco terroristico a Parigi
AREZZO — "I terroristi che hanno sparato nei locali di Charlie Hebdo non hanno soltanto ucciso 12 persone ma hanno anche colpito valori irrinunciabili: la libertà di espressione e di critica, il diritto a manifestare le proprie idee e, in una parola, la democrazia - lo scrive in una nota Stefano Gasperini - Alla giustizia francese spetta adesso il compito di dimostrare che in Francia e in Europa non si può uccidere impunemente. Lo deve alle persone che hanno pagato con la vita le loro idee, lo deve a tutti coloro che credono nella civile convivenza. A tutti noi spettano altri compiti. Il primo è non pensare che quanto accaduto a Parigi non sia un problema nostro. Il cosiddetto Califfato dello Stato Islamico è oggi il principale nemico di ogni paese democratico. Il secondo è non fare confusione tra terrorismo e Islam, non mettere sullo stesso piano chi uccide nel nome del suo Dio e chi crede nel suo Dio. Il terzo è rispondere alla violenza con tutta la fermezza necessaria per affermare i principi di libertà, rispetto, tolleranza e civile convivenza.
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