Dentro il carcere degli orrori di Sednaya: «È un lotta contro il tempo per trovare i detenuti che potrebbero essere nascosti nelle celle segrete»
Toscani in TV martedì 06 aprile 2021 ore 08:00
Ecco il miglior ristorante medioevale di Arezzo
"4 Ristoranti" di Alessandro Borghese fa tappa ad Arezzo ed elegge “La Lancia d’Oro” come miglior ristorante con cucina medievale.
AREZZO — La quinta puntata di 4 Ristoranti andata in onda in chiaro su TV8, ci ha portato nella Arezzo medioevale, nel centro storico circondato da antiche mura e maestose fortezze che riportano indietro nel tempo. In questo contesto molti sono i ristoratori della zona che organizzano serate a tema storico. Dalla mise en place con piatti di coccio e saliere da tavolo, ai menù con piatti dai sapori antichi, è qui che Mariano, Maurizio, Elisabetta e Francesco hanno deciso di sfidarsi al cospetto del giudice-conduttore Alessandro Borghese.
Il viaggio alla scoperta dei sapori medievali è iniziato all’ “Osteria da Mariano”, campano di origine e aretino di adozione, chef e titolare del locale che gestisce col compagno Gianfranco, responsabile della sala. E’ proprio nella sala che gli altri concorrenti, hanno trovato i maggiori difetti sia per alcuni degli elementi di arredo reputati estranei al periodo storico in oggetto che per il servizio al tavolo. Il menù invece ha rispettato pedissequamente le istruzioni perché Mariano è specializzato in medievistica: zenzero candito per aprire lo stomaco, bruschetta di verdura, zuppa con ceci e fagioli e fegatelli di maiale, che è il piatto per il bonus richiesto da Alessandro. Poi cosciotto di maiale alla birra, grifi e peposo. La quarta imbandigione era castagnaccio, ricotta con le noci, formaggio stagionato e zollette di zucchero con anice.
Anche Elisabetta, proprietaria dell’ “Osteria Il Grottino”, è appassionata di Medioevo come lo era suo padre. Ha scelto per l’occasione di accogliere i suoi ospiti di bianco vestita. Contrasti forti e sapori decisi e speziati sono alla base della cucina medioevale proposta dalla padrona di casa. A tavola si è creata una buona atmosfera conviviale e il menù ha soddisfatto tutti nel complesso: quadri di formaggi caramellati, maialino, lepre, pasta al volo nell’aia, baldino e soprattutto i fegatelli che hanno conquistato il bonus di Alessandro perché ‘unti al punto giusto’. Anche il prosciutto ha meritato una menzione d’onore, definito da Francesco ‘micidiale’!
La “Vineria Ciao al Chiodo” gestita da Francesco, sua sorella e sua madre in Piazza Sant’Agostino, propone una cucina semplice, come quella di casa cos’ come sognava il padre. L’ambiente proposto però non fa sentire i ristoratori nel medioevo e anche il menù, pur essendo eccellente, non rispetta i canoni dell’epoca: pasta e fagioli (cannellini inesistenti allora!), coniglio in porchetta, crostini neri toscani, gnocchi di patate (anch’esse estranee alla cucina medioevale) al sugo di anatra, fegatelli di maiale, grifi di vitella e polpette fritte della mamma. La simpatia di Francesco, la genuinità di sua sorella e la prelibatezza dei piatti della mamma seppur fuori tema, hanno comunque conquistato i palati dei commensali.
“La Lancia d’Oro”, ultimo ristorante a entrare in gara, si trova in Piazza Grande ad Arezzo. Già al loro arrivo, i ristoratori in gara, hanno avuto la sensazione di fare un viaggio nel tempo. All’entrata del ristorante compaiono infatti elementi scenografici e figuranti medioevali ispirati alla Giostra del Saracino dove ogni anno a giugno e settembre, i cavalieri si contendono la lancia d’oro in un torneo equestre. La Giostra è oggi disputata in costume medievale (XIV sec), a memoria della sua magnificenza al tempo del libero comune, ma presumibilmente ad Arezzo si svolgeva già dal XIII secolo. Maurizio e il suo numeroso personale hanno prestano grande attenzione al servizio sia per la mise en place che per la scelta del menù, che per l’intrattenimento a tema con giullare. La rievocazione del Medioevo sostanzia la degustazione: torta di lepre, maccheroni di grano saraceno, ragù di anatra, passata di fagiolini del Trasimeno, ricottina alle mandorle, funghi porcini, maialino e fegatello. E a chiudere una zuppettina al vin santo e una torta di mele e pere servita su una crema di latte di mandorle.
Al tavolo del confronto le classifiche provvisorie vedevano già Maurizio con 76 punti in testa e a seguire, Mariano con 72 punti, Francesco con 67 punti e Elisabetta 65 punti diventati poi 70 per il bonus di 5 punti ai fegatelli.
I voti extra di Alessandro Borghese non hanno potuto che riconfermare la classifica e dichiarare “La Lancia d’Oro” di Maurizio Fazzuoli il miglior ristorante di cucina medievale di Arezzo. A lui la somma di cinquemila euro che utilizzerà per premiare il suo staff vincente.
Elisa Cosci
© Riproduzione riservata
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI