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Attualità giovedì 01 ottobre 2015 ore 12:04

Nuoto sportivo paraolimpico alla Chimera

Una delle maggiori novità che la società aretina ha in cantiere riguarda lo sviluppo della particolare attività di uno spirito paraolimpico



AREZZO — Da oltre dieci anni, il palazzetto del nuoto di Arezzo ospita quotidianamente le attività di molte società e associazioni del terzo settore che portano in piscina persone con disabilità intellettive e relazionali per fini motori e terapeutici; l'obiettivo è ora di muovere un ulteriore passo in avanti proponendo loro anche la pratica sportiva.

Il primo passo è dunque rappresentato dall'organizzazione di corsi rivolti alla formazione di istruttori e tecnici di nuoto per disabili, fornendo loro le competenze e le qualifiche per organizzare in futuro allenamenti mirati e di qualità. A farsi promotore di questa iniziativa è lo stesso direttore tecnico della Chimera Nuoto, Marco Magara, che è già abilitato per insegnare nuoto a chi ha disabilità, ma la società aretina potrà contare anche sull'appoggio dei responsabili tecnici delle nazionali della Finp, la Federazione Italiana Nuoto Paraolimpico.

Il corso da istruttore-tecnico di nuoto paraolimpico è motivato dalle tante richieste arrivate recentemente alla Chimera Nuoto da famiglie con persone con disabilità: questa novità, dunque, non fa altro che integrare e completare una proposta sportiva che già la società aretina rivolge a chi ha dagli 0 ai 100 anni.

«L'ambizione - spiega Magara, - è di promuovere il nuoto e le altre attività acquatiche tra le persone con disabilità fisiche, mentali e relazionali. Lo sport è infatti un forte strumento di integrazione e di socializzazione, dunque siamo intenzionati ad organizzare corsi ed altri eventi per favorire la sua pratica veramente a tutti. In questo senso, non andremo a proporre l'ambiente acquatico come un luogo per terapie e riabilitazioni, ma daremo vita a veri e propri allenamenti orientati a far vivere le gioie e le emozioni delle competizioni agonistiche».


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