Cronaca giovedì 28 aprile 2016 ore 09:37
"Padre Graziano libero"
Domani la corte si riunisce ad Arezzo per una nuova udienza e dovrà esprimersi sulla richiesta
AREZZO — Benché sia innegabile che il processo a carico di padre Gratien Alabi, accusato dell’omicidio di Guerrina Piscaglia e dell’occultamento del suo cadavere, verta su elementi indiziari, la posizione dell’imputato sembra essere gravemente compromessa.
Ad inchiodarlo ancora di più ,è stato l’utilizzo del telefono cellulare della casalinga di Ca’ Raffaello, che per la Procura di Arezzo titolare dell’inchiesta sarebbe rimasto nelle sua mani per alcuni mesi, dopo la misteriosa scomparsa della donna, avvenuta il 1° maggio 2014.
"Padre Graziano libero": chiederanno gli avvocati di Gratien alla Corte d'Assise , domani sull'istanza presentata dalla difesa di Gratien Alabi, ora ai domiciliari con il braccialetto elettronico e a processo accusato dell'omicidio di Guerrina Piscaglia.
"E' innocuo e merita fiducia", dicono gli avvocati del sacerdote, per i quali il prete non è pericoloso e può stare fuori, tuttalpiù con gli obblighi di firma.
Intanto la Cassazione ha inviato al Riesame le carte e le indicazioni per decidere di nuovo sulla misura cautelare. Dilemma su padre Silvano: sarà presente in aula per testimoniare? Intanto il selfie in convento di Gratien fa discutere.
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