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Attualità martedì 19 gennaio 2021 ore 15:03

Soldi per contrastare la povertà, Arezzo c'è

Lucia Tanti

Il Comune aderisce ad un Bando governativo ed è capofila di un percorso di co-progettazione con il terzo settore



AREZZO — Il Comune di Arezzo partecipa all’avviso pubblico emanato dalla Presidenza del consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche per la famiglia che prevede la destinazione di 15milioni di euro ai Comuni per finanziare progetti volti a contrastare la povertà educativa e a implementare le opportunità culturali ed educative dei minori.

L'Amministrazione punta al massimo e per fare questo si pone alla testa della filiera che coinvolge terzo settore, volontariato e privato sociale su temi come sostegno alle famiglie e alle potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali delle persone di minore età e rispetto delle differenze.

Concretamente l’avviso si articola in tre aree tematiche. Il Comune di Arezzo parteciperà con altrettanti progetti, uno per ciascuna di esse.

"Faremo arrivare ad Arezzo risorse che oscilleranno in una forbice compresa tra i 150mila euro e il milione - afferma Lucia Tanti. Punteremo ovviamente al massimo”. 

Il Bando prevede che ogni singola proposta possa ottenere risorse che vanno da 50 a 350mila euro.

Le tematiche sui quali si concentreranno i progetti sono:  
“Famiglia come risorsa” per modelli basati sulla cura e la socializzazione dei minorenni, l’educazione di bambini e giovani anche con fragilità o appartenenti a fasce sociali svantaggiate.
“Relazione e inclusione” per la crescita individuale dei bambini e degli adolescenti in vista della maturazione di una consapevolezza di cittadinanza attiva.
“Cultura, arte e ambiente” per la fruizione della bellezza, del patrimonio materiale e immateriale del territorio, con un’offerta di iniziative educative e ludiche che coinvolgano dalle biblioteche ai musei, dai teatri ai monumenti, dai cinema ai siti archeologici.

“Ci sembrano – conclude il vicesindaco – ambiti di grande impatto sociale sia sui diretti destinatari che sulla comunità di riferimento. Per questo la Giunta ha dato mandato ai Servizi sociali di attivare un percorso di co-progettazione con i soggetti che sopra ricordavo. Un processo che stimola un’ulteriore riflessione: il Comune esprime con grande autorevolezza un ruolo di ‘progettista’, per dare un disegno e un perimetro futuro a una città solidale e attenta ai bisogni, un ruolo di intercettatore di fondi, in ultima analisi un ruolo di capofila. In questo momento, dobbiamo mettere insieme gli altri soggetti partendo dall’inizio. Cosa diversa sarebbe se disponessimo di una fondazione sui servizi socio-educativi. Avremmo già tutti attorno a un tavolo e ogni fase propedeutica sarebbe alle spalle. Ecco svelata l’autentica ratio di quell’idea: la fondazione come luogo deputato e predisposto per questo genere di occasioni, per viaggiare ancora più spediti quando è in ballo il destino di Arezzo” - conclude Lucia Tanti.


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