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Attualità lunedì 06 luglio 2015 ore 15:03
Tornelli sui bus contro i furbetti dei biglietti
Oltre a rendere più aspre le sanzioni per chi viaggia in bus senza biglietto, è pronta la sperimentazione di nuovi sistemi di monitoraggio
AREZZO — L’azienda di Tpl che opera nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena e nel bacino di Piombino è pronta ad avviare la sperimentazione di nuovi sistemi di monitoraggio e controllo che, a partire dalle prossime settimane, consentiranno l’impiego di nuove tecnologie e metodi utili a ridurre e disincentivare sempre di più i casi di coloro che viaggiano in modo “furbetto”.
“Per combattere l’evasione tariffaria – spiega il Direttore di Tiemme Spa, Piero Sassoli - ci stiamo confrontando anche con realtà estere e nazionali per attivare nuovi metodi e strumenti di contrasto. Ad esempio aumenteremo i controlli a bordo anche con l’impiego di personale ausiliare mentre la validazione obbligatoria si applicherà per tutte le tipologie di utenza, compresa quella abbonata: chi non mostrerà il biglietto al momento della salita non potrà rimanere a bordo. Questo avverrà anche attraverso la nuova modalità di accesso sul bus che, con i nuovi mezzi già in circolazione, avviene esclusivamente dalla porta anteriore, consentendo all’autista di effettuare una prima immediata verifica sui passeggeri, a cui si abbina l’emissione di un avviso sonoro da parte della obliteratrice”.
Proprio in questi giorni i responsabili di Tiemme hanno fatto visita all’azienda di Bologna dove già sono state introdotte nuove modalità. “Da Settembre – continua Sassoli – avvieremo la sperimentazione su alcuni mezzi della nostra flotta di nuovi sistemi di accesso a bordo, utilizzando anche i tornelli che si aprono solo dopo aver ‘letto’ il biglietto o l’abbonamento, emettendo messaggi luminosi e sonori in caso negativo. Si tratta di nuove metodologie che, già utilizzate all’estero, si stanno diffondendo anche in Italia, diventando un supporto importante per il nostro settore nel contrastare la problematica dell’evasione tariffaria, così da recuperare risorse preziose da investire in servizi in linea con il diritto alla mobilità della collettività”.
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