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Cronaca lunedì 25 ottobre 2021 ore 12:53

Ruba armi e gioielli al padre, ragazzino nei guai

Il minorenne ha poi ceduto il malloppo ad altri due giovani valdarnesi: i Carabinieri li scoprono e stroncano sul nascere l’associazione criminale



VALDARNO — Ha aperto l’armadio blindato dove il padre custodiva gioielli, denaro e anche una pistola: ha preso il tutto e poi ha consegnato il malloppo ad altri due giovani. Il ragazzino – proprio per il brutto giro che stava frequentando da qualche tempo – è stato subito sospettato dai Carabinieri di San Giovanni chiamati per indagare sul furto messo a segno qualche giorno fa. Grazie ad indagini lampo i militari hanno denunciato il minorenne, un 18enne di Montevarchi e arrestato un altro giovane mettendo così fine sul nascere ad un sodalizio criminale.

Gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Valdarno, coadiuvati dai colleghi della locale stazione, sono partiti da una denuncia sporta da un 60enne valdarnese, cui negli ultimi giorni erano stati sottratti dall’armadio blindato in cui erano custoditi alcuni gioielli, tra cui un orologio di valore, diverse centinaia di euro in contanti, e, soprattutto, una pistola semiautomatica.

Approfondendo la vicenda, i sospetti sono immediatamente caduti sul figlio minorenne dell’uomo, che negli ultimi tempi era stato notato frequentare alcuni soggetti poco raccomandabili. Messo alle strette, il giovane ha ammesso le proprie responsabilità, confessando di aver trafugato il materiale dall’armadio blindato del padre, e di averlo ceduto ad altri due soggetti. In particolare, il tutto sarebbe stato ceduto ad un 18enne di Montevarchi, con precedenti di polizia, il quale si sarebbe poi disfatto di parte della refurtiva, cedendo la pistola ad un 25enne con precedenti di polizia per rapina a mano armata.

Immediatamente gli uomini dell’Arma si sono messi al lavoro cercando i due pregiudicati, nessuno dei quali reperibile presso la propria abitazione. Il primo ad essere individuato è stato il 18enne di Montevarchi, che aveva trovato rifugio a casa di un amico. Al polso, aveva ancora l’orologio rubato, che aveva ben pensato di tenere per sé. Nessuna traccia, invece, del resto della refurtiva, né del pregiudicato sospettato di aver acquistato la pistola.

Le ricerche sono andate avanti finché non hanno dato esito positivo. Il 25enne è stato rintracciato e – avendo in principio negato ogni addebito – è stato sottoposto ad una approfondita perquisizione personale e dell’abitazione: sul suo smartphone sono così stati trovati dei video dove il ragazzo veniva inquadrato mentre, nel pieno della notte, sulla pubblica via, brandiva la pistola ed esplodeva alcuni colpi verso il cielo, emulando le movenze, le gestualità e le frasi dei malviventi delle fiction. A quel punto l’interrogatorio si è fatto più serrato, e il giovane, messo alle strette, ha indicato il luogo ove aveva occultato la pistola, sepolta in un giardino pubblico a poche decine di metri dalla sua abitazione.

Il 25enne è stato quindi condotto in caserma per gli accertamenti di rito. Qui, di fronte all’evidente quadro indiziario, è stato dichiarato in stato di arresto per ricettazione. I suoi complici invece sono stati deferito in stato di libertà, per furto aggravato e per ricettazione.


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