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Attualità venerdì 22 gennaio 2016 ore 16:09
Dalla Valdichiana molte adesioni a #Svegliatitalia
Le città e le istituzioni scendono in piazza ad Arezzo, una delle oltre 90 piazze in cui sabato 23 gennaio scatterà l'ora dei diritti
AREZZO — E' tutto pronto per il presidio in piazza San Jacopo alle ore 16 promosso dai comitati Arcigay “Movimento Pansessuale” di Siena e “Chimera Arcobaleno” di Arezzo, con il supporto dell'associazione Famiglie Arcobaleno, della Rete “Articolo 3 Arezzo” e della Rete #dallapartedeidiritti Siena, al quale hanno aderito associazioni, partiti, enti e tantissimi cittadini e cittadine.
Tante le realtà che sostengono l'iniziativa e hanno annunciato la loro presenza in piazza, tra le forze politiche: Arezzo in Comune, CARC Siena e Val d'Elsa, comitato Possibile Arezzo, Giovani Democratici della provincia di Arezzo, Movimento 5 Stelle Arezzo, Partito Democratico provinciale aretino e di Poggibonsi, Partito Socialista Italiano federazione provinciale di Arezzo, Rifondazione Comunista, SEL coordinamento provinciale e SEL Valdarno aretino, SEL Siena; ma anche associazioni studentesche quali ELSA Siena e il sindacato universitario Link Siena; tutto il mondo Arci, la CGIL Arezzo, LiberAperta, Oltre le Differenze e addirittura il gruppo ciclistico amatoriale MTB Valdichiana.
Di particolare rilievo sono le adesioni dei rappresentanti di istituzioni: l'intera Giunta del Comune di Cortona, di Marciano della Chiana saranno presenti l’assessorato di riferimento e il sindaco Marco Barbagli, il sindaco di Siena Bruno Valentini, la senatrice Donella Mattesini, l'on. Susanna Cenni (PD) e l'on. Marco Baldasarre di "Alternativa Libera", l'assessora di Monte San Savino Erica Rampini e il consigliere comunale delegato ai diritti civili di Siena Simone Vigni.
L’assessorato alle Pari Opportunità e l’Amministrazione Comunale di Marciano comunicando la propria adesione dichiara: “Il Comune di Marciano è stato uno dei primi enti in provincia di Arezzo ad aderire alla Rete Re.a.dy (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) ci siamo assunti quindi in prima linea l’impegno a promuovere la cultura delle differenze e del rispetto, perché la diversità è un bene comune e un valore.”
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