Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 10:01 METEO:AREZZO14°  QuiNews.net
Qui News arezzo, Cronaca, Sport, Notizie Locali arezzo
giovedì 28 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Il papà di Ilaria Salis in tribunale a Budapest: «Speriamo di ottenere i domiciliari»

Attualità giovedì 13 ottobre 2022 ore 14:55

Ad Arezzo adesso c'è via Emanuela Loi

Intitolata, su delibera del Consiglio comunale, all'agente di polizia caduta per mano della mafia in via D'Amelio insieme al giudice Borsellino



AREZZO — Si è tenuta questa mattina ad Arezzo una cerimonia con la quale è stata inaugurata una strada - nella zona del parcheggio Pietri - intitolata, su delibera del Consiglio comunale, alla memoria dell’Agente della Polizia di Stato Emanuela Loi, Medaglia d’Oro al Valore Civile, caduta per mano della mafia nell’attentato di Via d’Amelio a Palermo il 19 luglio 1992 a soli 24 anni, insieme al Giudice Paolo Borsellino e ai quattro componenti della scorta Agostino Catalano, Vincenzo li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina.

Alla presenza del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza - Prefetto Lamberto Giannini, del Prefetto di Arezzo Maddalena De Luca, del Questore di Arezzo Maria Luisa Di Lorenzo, del Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, nonché delle Autorità provinciali e locali, dopo gli interventi, è stata scoperta la targa toponomastica della nuova via intitolata alla prima Caduta della Polizia di Stato.

Ha partecipato alla cerimonia anche la nipote di Emanuela Loi, agente della Polizia di Stato anch’essa, che è nata dopo pochi mesi dall’attentato e che porta lo stesso nome e lo stesso cognome della zia Emanuela. Emanuela, visibilmente commossa, ha scoperto la targa insieme al Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini.

Dopo una toccante esecuzione del silenzio d’ordinanza, da parte del trombettiere della Banda Musicale della Polizia di Stato, gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado “Giorgio Vasari” di Arezzo hanno intonato l’Inno nazionale che ha trascinato in un'unica voce tutte le autorità e il pubblico presente.

Durante il suo intervento Giannini ha sottolineato come la Polizia di Stato coltivi il culto della memoria dei caduti, che non si esaurisce solo nel ricordo ma fa di essi una guida nel complicato lavoro quotidiano dei poliziotti.
“I luoghi come questo hanno un significato importante: non sono semplicemente simbolici ma diventano un momento di riflessione per tutti i cittadini e soprattutto per i giovani che sono il bene più prezioso della nostra società da preservare da ogni forma di illegalità”.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno