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Attualità lunedì 26 maggio 2025 ore 20:00

​Ad Arezzo riapre il Piccolo Corridoio Vasariano

Sarà restituito alla cittadinanza il passaggio voluto dallo stesso Vasari per collegare il Palazzo di Fraternita alle Logge



AREZZO — Proseguono ad Arezzo le celebrazioni per i 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari, con un doppio evento che giovedì 29 maggio vedrà la riapertura del Piccolo Corridoio Vasariano, passaggio voluto dallo stesso Vasari per collegare il Palazzo di Fraternita alle Logge, che sarà restituito al pubblico dopo un’opera di restauro, e l’inaugurazione della mostra ... mi posi all'orefice. Omaggio a Vasari”, con una selezione di gioielli progettati “pensando a Vasari” da artisti, orafi e designer, con particolare riguardo a quelli del territorio, e realizzati sia dalle ditte del Distretto Orafo Aretino, sia dagli artigiani forniti di proprio laboratorio, con la curatela di Giuliano Centrodi. Appuntamento alle 17.00 presso il Museo Orodautore (via Giorgio Vasari 2) per le iniziative che concludono il programma di “Arezzo. La città di Vasari”, sistema di celebrazioni dedicato all’artista e intellettuale nella sua città natale promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo; col patrocinio del Ministero della Cultura; in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, Gallerie degli Uffizi, Fondazione Arezzo Intour e Discover Arezzo; col contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri - Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali e Regione Toscana, il sostegno diCamera di Commercio Arezzo-Siena e la curatela dal comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi (info: fondazioneguidodarezzo.com).

Il progetto che ha portato alla riapertura del Piccolo Corridoio Vasariano ha implicato una serie di opere finalizzate al collegamento tra il Liceo Musicale, situato all’interno del Palazzo delle Logge, e la Casa della Musica (CAMU), alloggiata negli spazi della Fraternita. È stata rimossa la tamponatura delle due porte tra il Liceo e il Corridoio e sono stati ripristinati il pavimento, le pareti e il soffitto con materiali e lavorazioni consone al contesto. Dalla parte opposta, risultando un dislivello di circa tre metri tra il pavimento della CAMU e la prima porta di accesso al Corridoio, è stata messa in opera una scala a sviluppo circolare, realizzata con struttura in ferro verniciato di colore bianco, così come la ringhiera. I gradini sono in legno in continuità con il pavimento della sala. Nel Corridoio è stato la manutenuto il cassettonato ligneo del soffitto, rimosso l’intonaco deteriorato dei parapetti, il successivo rifacimento a calce naturale dell’intonaco e la sua tinteggiatura. Il pavimento in lastre di pietra serena è stato pulito, consolidato e trattato. Infine è stato eseguito un accurato intervento di restauro conservativo di tutte le parti lapidee del Corridoio: davanzali, colonne, architravi, modanature, compresi i due stemmi medicei.

Per quanto riguarda la mostra ... mi posi all'orefice. Omaggio a Vasari” sono numerosi gli artisti, i designer e i maestri orafi invitati a partecipare con un gioiello o un ornamento: Marcello Aitiani, Carlo Badii, Gio Bini, Giuliano Censini, Claudia Chianucci, Francesco Conti, Cesare Del Brenna, Danilo Fabiani, Fabrizio Falcinelli, Franco Fedeli, Marino Ficola, Emanuele Giannetti, Arianna Orsato, Alessandro Pacini, Fabio Pannacci, Francesco Puletti, Luciano Radicati, Sandro Santarelli, Enzo Scatragli, Wang Yu, Alberto Zorzi. Si segnala inoltre il contributo di alcune ditte del territorio: Giordini, Graziella, Giovanni Raspini, Semar e Unoaerre. Giorgio Vasari, primo storico dell’arte, fondatore dell’Accademia fiorentina del disegno, architetto e urbanista di successo, raffinato disegnatore, pittore, decoratore e scenografo, non tutti sanno che Vasari è stato anche orafo e disegnatore di gioielli. Lui stesso nelle “Vite” e nelle “Ricordanze”, una volta perduta la protezione dei Medici e del Cardinale Passerini, dopo la loro cacciata da Firenze nel 1527, annota “mi posi all’orafo”. Frequentò quindi le botteghe orafe fiorentine e aretine, sperimentandone la disciplina e le tecniche, come dimostrano le sue puntuali rappresentazioni dello sbalzo e cesello in capolavori pittorici quali l’”Allegoria della Giustizia Farnese” e il “Convito per le nozze di Ester e Assuero”.

"Due eventi di grande rilievo chiudono significativamente le celebrazioni per i 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari, un intero anno a lui dedicato e che ha consentito di riconnettere la nostra città con la sua ricca storia e il genio di uno dei suoi figli più illustri. Dopo un lavoro meticoloso e appassionato riapre il Corridoio Vasariano e contemporaneamente si inaugura una esposizione unica che è un omaggio ad un aspetto meno noto ma affascinante della vita di Vasari, ovvero al suo talento di orafo e disegnatore di gioielli, e quindi a quell’arte e a quella sapienza manifatturiera che sono essenza della nostra città”, dichiara il sindaco e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo Alessandro Ghinelli.

“Durante la rassegna saranno organizzate le “pratiche di laboratorio” rivolte a quei giovani studenti delle scuole medie che ancora non hanno definito i propri orientamenti formativi”, aggiunge Giuliano Centrodi. “E’ noto che il Distretto Orafo Aretino (il più grande d’Europa) è carente di mano d’opera specializzata, lacuna messa in evidenza da tutte le associazioni orafe di Arezzo; particolare attenzione sarà data alla progettazione, allo sbalzo e cesello, all’incisione, alle dorature, alle modellazioni per le fusioni a cera persa e per le medaglie; inoltre saranno messe in risalto anche le tecniche più innovative, specialmente quelle che formano le nuove professionalità dei “caddisti” (CAD CAM, CNC e stampanti 3D)”. 


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