Cronaca martedì 29 settembre 2020 ore 15:06
Truffe online, beccato con le mani nel camper
In Casentino i Carabinieri hanno denunciato un uomo. Indagini su vari filoni. Come fare per non cadere in trappola
BIBBIENA — Truffe online: un’escalation. Complice, è il caso di dirlo, anche il lungo lockdown che ha indotto le persone a fare acquisti o compravendite online. Ma nel mare magnum di internet, la truffa e il truffatore sono sempre dietro l’angolo. Anzi, dietro il click.
Da tempo i carabinieri della Compagnia di Bibbiena stanno lavorando su vari filoni. Le indagini hanno permesso di risalire a un uomo di 50 anni, pregiudicato, di origine campana ma residente a Milano che ha tentato di truffare una donna che vive in Casentino e che su internet aveva messo in vendita un camper. L’ignara venditrice stava per cadere nella rete della truffa con la tecnica della ricarica presso gli ATM. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, il truffatore, aveva utilizzato anche i documenti di un’altra persona risultata totalmente estranea ai fatti. Per questo è stato denunciato anche per sostituzione di persona.
Ma come funziona la tecnica della ricarica?
I carabinieri lo spiegano in maniera molto chiara, fornendo una serie di consigli preziosi da seguire per non finire nella rete dei truffatori di turno che affollano il web. Utilizzando questa tecnica, i truffatori, prendono di mira e pressano la vittima davanti un ATM, creando confusione. Fanno credere alla vittima di turno di ricevere una ricarica/bonifico sulla propria carta/conto corrente. Di fatto, secondo quanto appurato dai carabinieri, inducono la persona ad eseguire una ricarica/bonifico dal conto corrente del truffatore.
I carabinieri mettono in guardia: quando si viene “agganciati” da una persona che “non batte ciglio” dinanzi al prezzo di acquisto proposto e ha fretta di concludere l’affare cercando di portare le persone davanti ad un ATM nel più breve tempo possibile, anche con la scusa di un acconto, bisogna sempre diffidare.
Altro contesto nel quale si stanno orientando le indagini dei carabinieri della Compagnia di Bibbiena è quello delle truffe relative allo sdoganamento di merci in arrivo, ad esempio, dai paesi asiatici. Proprio in questi giorni, gli investigatori dell’Arma hanno raccolto la denuncia di un uomo che dopo aver acquistato uno strumento musicale all’estero, è stato contattato per “sdoganare” l’oggetto. Con una serie di inganni, i truffatori sono riusciti a farsi inviare numerosi bonifici nel tentativo di “sdoganare” lo strumento musicale che non è mai arrivato a destinazione, ovvero a casa di chi l’aveva acquistato.
E’ dunque raccomandata estrema prudenza, soprattutto di fronte a proposte “allettanti” o apparentemente vantaggiose che presuppongono una tassa di sdoganamento per essere consegnate a destinazione. Stessa prudenza anche quando si viene contattati successivamente per portare a termine l’operazione.
In questi giorni, il comandante della Compagnia di Bibbiena, il capitano Giuseppe Barbato, ha promosso insieme ai sindaci del Casentino la pianificazione di una serie di incontri di prevenzione con la cittadinanza, orientati a fornire consigli utili per uno “shopping” in rete, ma sicuro.
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