Attualità mercoledì 19 maggio 2021 ore 16:25
"Occhio" scova in diretta i rifiuti abbandonati
Telecamera all'avanguardia segnala la spazzatura all'ispettore ambientale che interviene subito. Due le sperimentazioni: in via Spinello e sul Corso
AREZZO — Quello che è stato illustrato questa mattina nella Sala Rosa del Comune di Arezzo è un progetto sperimentale nato a giugno 2019, del quale oggi si hanno i primi risultati. E' nato dalla sinergia tra l'Ufficio Ambiente del Comune di Arezzo e il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Scienze Matematiche dell'Università di Siena. Ed infatti è stato presentato dall'assessore Marco Sacchetti e dal professor Alessandro Mecocci.
E la battaglia all'abbandono dei rifiuti diventa così ancora più serrata.
"Un'iniziativa che nasce con l'obiettivo di rendere la città più pulita ed accogliente. In sintesi, attraverso l'installazione di specifiche telecamere sul territorio è possibile individuare in maniera automatica rifiuti abbandonati, in qualsiasi posizione, e quindi a riconoscere se il gesto è illecito e dare informazioni, attraverso Telegram, che si veicolano su un cellulare, per consentire a chi preposto di intervenire immediatamente e sanzionare. Quindi all'Ispettore ambientale o al gestore Sei Toscana".
A differenza della fototrappola che non trasmette il dato, ma la registrazione deve essere sbobinata per individuare l'eventuale illecito, con questo sistema invece ogni volta che il rifiuto viene abbandonato la segnalazione al cellulare preposto è immediata.
"Il sistema rispetta la privacy, distinguendo tra rifiuti e persone, ma ne scova l'abbandono e ne dà una valutazione quantitativa. Quindi, la macchina fa una segmentazione semantica, anonimizzando le persone" è entrato quindi nel dettaglio il professor Mecocci. "Sette anni fa non sarebbe stato possibile creare queste macchine, adesso invece con gli approfondimenti delle tecniche di intelligenza artificiale lo è. L'esperienza del nostro laboratorio è stata proprio quella di fare questa attività: distinguere quanti e quali sono i tipi di rifiuto (carta, plastica, vetro) oltre ad essere sempre in grado individuare l'uomo. Etichetta cioè la presenza di bersagli, in questo caso dei rifiuti".
Al momento ad Arezzo sono state effettuate due sperimentazioni: in via Spinello e in Corso Italia davanti alle batterie di cassonetti e sono stati identificati, come mostrano immagini e segnalazioni inviate dalla telecamera, rifiuti abbandonati sul marciapiede e in strada. Questo speciale "occhio", infine, è anche capace di fare lo zoom e appurare, in caso dubbio, se si tratta effettivamente di spazzatura e non di una persona.
Claudia Martini
© Riproduzione riservata
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