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Sport lunedì 12 dicembre 2022 ore 15:00

Arezzo, adesso non devi perdere la testa

Cavallino forte con i grandi, debole con le piccole. Dopo la sconfitta con il Tau serve un cambio di rotta. Niente è perso, ma i jolly sono finiti



AREZZO — Nessun filotto. Doveva essere la prima vittoria di un filotto chiesto a gran voce da Paolo Indiani per dare continuità alla vittoria sul campo della Pinese e trovare ritmo, per recuperare il terreno alla capolista per poi sferrare l’attacco per il sorpasso. Niente di tutto questo, ieri al Comunale nella partita contro il Tau Altopascio l’Arezzo è caduto contro la quart’ultima in classifica dopo un avvio forte che la vedeva in vantaggio già al 4’ del primo tempo.

Un primo tempo giocato a mille, dove il Cavallino nei piedi di Pattarello ha sprecato il raddoppio per ben due volte clamorosamente, senza riuscire a chiudere la gara prima di tornare negli spogliatoi. Nella ripresa succede che nelle due volte in cui il Tao Altopascio arriva in area amaranto segna ribaltando così il risultato al minuto 84’, condannando il Cavallino, complice una deviazione di Polvani per contrastare Diop autore del pareggio.

Diop e il gol del pareggio. Da quel momento la squadra si è smarrita, non riuscendo più ad essere efficace e pericolosa in area avversaria. Un male oggi cronico, abbinato ad un reparto difensivo che prende gol con più facilità rispetto all’avvio di campionato, fanno suonare il campanello d’allarme.

12 Punti in 9 gare. Dopo le sei vittorie consecutive iniziali l’Arezzo dalla trasferta contro il Ghiviborgo non è più riuscito a vincere due gare consecutive collezionando tre vittorie, tre pareggi e altrettante sconfitte segnando 9 reti subendone 10. Il tabellino di marcia non è certo da promozione, ma nonostante questa fase si trova sempre in seconda posizione ,anche se di nuovo a cinque lunghezze dalla capolista Pianese.

Fischi. Per la prima volta domenica i giocatori al termine della gara sotto la curva hanno ricevuto fischi e non applausi. Una tifoseria, quella amaranto, che fino ad oggi è stato il dodicesimo e tredicesimo uomo in campo. La sconfitta contro il Tau Altopascio ha portato rabbia per come è maturata e paure che provengono dalla storia passata.

Gioco, squadra, Indiani. Il gioco tutti all’attacco del Cavallino ha subito una brusca frenata nei numeri, come abbiamo detto sopra. Partite come quelle di ieri, dove vai in vantaggio ad inizio gara, le devi portare in fondo senza nessun tipo d’imprevisto se si vuole tornare in Lega Pro badando di più alla sostanza. Se l’Arezzo è forte con le cosiddette “Grandi” è debole con le “Piccole”. Indiani ieri è apparso profondamente deluso, a lui spetta risollevare subito testa, gioco per trovare soluzioni per vincere le gare. Ancora manca molto a maggio, ma ogni passo falso d’ora in avanti sarà vitale per vincere il campionato.

Testa. Nessun dramma, vittimismo, imprecazioni o psicosi da “restiamo in serie D”. La squadra è forte e lo è anche l’allenatore. Nessuno pensi a rivoluzioni o chissà cosa, oggi più che mai si deve usare la testa negli uffici, nel mercato, nello spogliatoio e in campo.

Arezzo. Giocare ad Arezzo in serie D è onere e onore, tutti adesso devono dare di più. L’obbiettivo è uno solo, comune a tutti. Nessuno si dia per vinto, abbiamo perso una battaglia ma ricordiamoci che dobbiamo vincere a maggio.  

Paolo Nocentini
© Riproduzione riservata


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