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Sport domenica 20 dicembre 2020 ore 17:02

Amaranto, una sconfitta che brucia e fa male

L'Arezzo viene rimontato dalla Vis Pesaro. Finisce 3-2 per gli uomini di Di Donato. Il Cavallino domina la partita ma viene affossato dall'arbitro



AREZZO — Basta così. Non sono più ammessi arbitraggi di questi tipo. Adesso bisogna che qualche dirigente amaranto alzi la voce. L'Arezzo perde uno scontro diretto contro la Vis Pesaro ma viene condannato dal direttore di gara. L'arbitro nega due rigori solari agli amaranto per altrettanti falli su Cerci e si inventa un penalty che consente alla Vis di rimettere in carreggiata una partita che sembrava persa.

Gridare allo scandalo può sembrare eccessivo ma il metro utilizzato per dirigere questa partita dal signor Arace lascia pochi dubbi. Zuppel è stato "martoriato". Ha preso più botte in questa partita che in tutta la sua breve carriera ma per l'arbitro andava bene così. Poi, quando l'Arezzo era meritatamente in vantaggio, si inventa un rigore per la Vis Pesaro. Borghini va in copertura su Cannavò che, girato di spalle, "sviene" a terra. Arace, e solo lui, vede un contatto con il difensore amaranto e fischia il rigore che consente alla Vis di pareggiare. Ma non è finita qui. Quando i padroni di casa stano vincendo per 3-2 nega due rigori solari a Cerci. I falli sono clamorosi così come sarebbe stato giusto anche il relativo provvedimento disciplinare nei confronti dei difensori della Vis Pesaro. 

In tutto questo c'è poi la "carenza atavica" degli amaranto che, anche oggi, commettono orrori (non è un refuso) difensivi. Non è possibile che la retroguardia amaranto si faccia infilare con questa facilità. Le rare volte che la Vis supera la metà campo un brivido freddo scende lungo la schiena degli amaranto. Sembra di vedere un lama che affonda sul burro. Troppo ingenui, troppo fragili e troppo molli i difensori amaranto.

La partita ha detto che l'Arezzo è nettamente superiore alla Vis Pesaro. Gli amaranto hanno disputato il miglior primo tempo di tutto il campionato. Per quello visto al "Benelli" l'Arezzo avrebbe strameritato di vincere.  
Di Paolantonio è un fuoriclasse e lo dimostra ad ogni giocata. Arini lotta ma è bravo anche a costruire, a dettare i tempi di gioco e si fa trovare spesso anche in zona tiro. Belloni segna una doppietta (anche se la seconda rete è un regalo della retroguardia marchigiana) e si dimostra l'uomo in più di questa squadra. Lotta su ogni pallone, attacca, difende, costruisce. Poi finisce la benzina e viene sostituito. Zuppel tiene occupati almeno due difensori, ci mette grinta, voglia e determinazione. Per Cutolo non ci sono più aggettivi. E' il capitano e lo dimostra in ogni suo gesto. E' il primo a pressare gli avversari ma anche il primo ad insidiare la retroguardia di casa con colpi di classe e tiri al fulmicotone. Una menzione anche per il giovane Sussi. Specialmente nel primo tempo salta regolarmente l'uomo creando scompiglio sula fascia sinistra.
Cerci gioca poco meno di mezz'ora ma ci mette grinta, cattiveria e tanta classe. La condizione è ancora distante ma il fuoriclasse sta finalmente dimostrando attaccamento alla maglia e voglia di fare.
Infine mister Camplone. Il tecnico mette in campo una squadra solida, ben quadrata e compatta. Certo, ancora c'è tanto da lavorare, specialmente in difesa, ma continuando a giocare così i punti arriveranno. Sempre che gli arbitri lo permettano.

Andrea Duranti
© Riproduzione riservata


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Mister Di Donato al termine di Vis Pesaro-Arezzo 3-2
Mariano Arini al termine di Vis Pesaro-Arezzo 3-2
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