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Attualità giovedì 17 dicembre 2020 ore 12:41
L'Annus horribilis delle Agenzie di Viaggio
Sono la categoria più penalizzata dalla pandemia. Ma c'è chi guarda al futuro con speranza. Il punto di Ceccherini di Confartigianto
AREZZO — Non c'è dubbio che le Agenzie di Viaggio siano la categoria più penalizzata dalla situazione sanitaria. Prima le chiusure del lockdown e poi la paura della gente di smuoversi e viaggiare. I fatturati delle aziende che operano nel settore sono praticamente nulli in questo 2020. C'è stata una flebile ripresa nel periodo estivo e su quella c'è da ripartire guardando con ottimismo al futuro. Sì, perché alla fine la gente ama viaggiare, conoscere nuovi posti. Ma per arrivare a questo occorre ancora tempo. E solo gli aiuti dello Stato e della regione possono permettere a molte Agenzie di Viaggio di superare questo Annus Horribilis.
Patrizio Ceccherini, titolare dell'agenzia di viaggi "Monsoglio turismo e cultura" che ha sede alla Marchionna di Arezzo, una delle agenzie associate a Confartigianato Imprese Arezzo, manda un messaggio di speranza a tutta la categoria.
"È vero - conferma - che la situazione in cui ci siamo venuti a trovare è difficilissima, la più difficile che si possa immaginare e che abbiamo mai vissuto, fra chiusure dirette per lockdown o indirette perché comunque le persone non possono viaggiare, ma io voglio comunque essere speranzoso, visto che fiducioso sarebbe forse troppo ottimistico."
Sono 57 le Agenzie di Viaggi in tutta la provincia di Arezzo. In questo periodo le imprese hanno fatto rete. E' stata creta la "Avap" (Agenzie di viaggio Arezzo e provincia) attraverso la quale si scambiamo messaggi e informazioni.
Anche Confartigianto ha avuto un ruolo importante in questa fase di estrema difficoltà. L'associazione ha messo a disposizione dei titolari delle Agenzie di Viaggi esperti qualificati in grado di interpretare le norme, molto complesse, dei vari decreti governativi e regionali, che hanno messo in difficoltà molti. E grazie a loro sono arrivati i primi ristori.
Non tutti - sottolinea Ceccherini- ci sono riusciti, perché era davvero complicato capire come muoversi, ma quelli che si sono affidati, come me, a Confartigianato, hanno potuto individuare il percorso corretto e i rimborsi dovrebbero arrivare ormai a giorni. In un anno tragico come questo, nella quale la perdita di fatturato è stata quasi totale, questo può fare la differenza"
Ma Ceccherini guarda anche ai prossimi mesi, con la speranza che in fondo al tunnel ci sia uno spiraglio.
"Dopo il lockdown della scorsa primavera - ricorda - le persone sono tornate a muoversi, la voglia di viaggiare c'era e io sono speranzoso che quando arriverà la primavera e poi l'estate la situazione migliorerà"
In attesa di tempi migliori ci sono ancora mesi molto duri da superare.
"Chiediamo a Governo e Regione - insiste Ceccherini - che ci aiutino a superarli, possibilmente con normative più chiare e con meno burocrazia. Certamente ci vuole la proroga della cassa integrazione, ma poi è necessario anche lavorare, appena possibile, per riaprire corridoi turistici, per esempio fra Italia e Usa. Sopratutto è indispensabile non essere ondivaghi, aperture e chiusure fanno male all'economia, non si può fare un minimo di programmazione, che invece é indispensabile."
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