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Attualità sabato 21 novembre 2020 ore 10:40

Aruba entra nelle "nuvola" europea

Stefano Cecconi, amministratore delegato Aruba

Ufficializzato l'ingresso dell'azienda nel progetto GAIA-X, l'infrastruttura cloud Europea in grado di rivaleggiare con i colossi statunitensi



AREZZO — Che Aruba sia diventata una potenzia internazionale è sotto gli occhi di tutti. Ma l'azienda, nata anni fa in Casentino, non si crogiola sugli allori ma alza l'asticella ed entra a far parte del Progetto GAIA-X che, in poche parole, è la risposta europea alla conservazione e archiviazione dei dati tipica di realtà statunitensi del calibro di Google, tanto per fare un nome.

Il progetto è nato per volontà del governo tedesco e si propone come una soluzione a livello comunitario al problema della conservazione e utilizzo di una grande mole di dati. 

Attualmente sono oltre 100 le aziende europee coinvolte in questo progetto e Aruba è entrata a far parte di questo pool selezionato di imprese con l'intento di fornire un contributo concreto allo sviluppo di un'infrastruttura sicura per la condivisione e l’accesso ai dati, ossia le basi per un’offerta cloud basata sui valori europei.

“Siamo consapevoli di quanto i dati rappresentino una risorsa strategica per ogni realtà aziendale: GAIA-X si propone di dettare un nuovo standard europeo per la creazione e l’erogazione di servizi cloud ideali per la conservazione, gestione ed elaborazione dei dati di imprese e cittadini. Questo mira a rafforzare l’innovazione e l’adozione del cloud computing favorendo al tempo stesso la sovranità digitale europea. – ha commentato Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba – Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto perché crediamo che qualunque servizio erogato a cittadini e imprese - italiani o europei – debba rispettare le stesse leggi, gli stessi principi e lo stesso standard tecnico in modo da garantire la totale interoperabilità tra gli operatori aderenti a tutto vantaggio degli utenti.”


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