Attualità giovedì 12 novembre 2020 ore 14:00
Assunti nel pubblico, ma scatta la penalità

La denuncia della Cgil relativa a lavoratori che per l'emergenza Covid lasciano, da un giorno all'altro, gli impieghi nel privato
AREZZO — La Cgil ha voluto sottolineare il paradosso di una vicenda che riguarda numerosi lavoratori, la maggior parte donne.
Si tratta di coloro che passano in emergenza alla scuola e sanità pubblica. E pare che debbano pagare la penalità di preavviso.
Come spiega il comparto Funzione Pubblica del sindacato: "devono decidere in poche ore perché l'emergenza Covid avanza. Se lasciano il vecchio lavoro per quello nuovo in Asl o nella scuola pubblica, non possono però limitarsi ai saluti. Devono pagare: da mille a 3mila euro. Per la sola Asl Tse si parla di circa 200 infermieri e 160 operatori socio sanitari".
Come viene chiarito ancora: "sono professionisti sanitari, in gran parte donne, che sono attualmente dipendenti di cooperative che gestiscono Rsa, centri diurni, istituti di sanità privata. E questi sul versante assistenziale. Poi ci sono gli educatori impiegati in scuole materne e nidi".
E la Cgil conclude: "il preavviso è una norma dettata dal Codice civile ma rimane incomprensibile perché, in questa particolare fase di emergenza nazionale, non si sia deciso di tutelare quei lavoratori che sono chiamati a rendersi disponibili da un giorno all'altro".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI