Attualità venerdì 17 marzo 2017 ore 20:00
"Avere 20 anni e morire schiacciati"
Rosalba Salvadori (FAI Cisl), in una nota, ha commentato la morte di Gabriele Casi, il giovane taglialegna morto sul lavoro
AREZZO — “Non ci sono parole né le vogliamo trovare a tutti i costi – dichiara Rosalba Salvadori della FAI Cisl – per commentare una tragedia, l’ennesima che si verifica sul lavoro”.
Questa volta la cronaca è più impietosa che mai: un giovane taglialegna, un ragazzo di 20 che perde la vita schiacciato da quell’albero che stava tagliando. Un incidente sul lavoro, quel lavoro che dovrebbe essere dignitoso e sicuro per assicurare a chiunque di vivere. Ma così non è e la lunga scia di sangue ogni mese è sempre più lunga. Questa volta è toccato ad un ragazzo del nostro territorio, che aveva scelto di svolgere una professione certo pesante e rischiosa, ma che non giustifica questo esito infausto.
“La sicurezza sul lavoro, ancora una volta, ci viene sbattuta in faccia con violenza – ha aggiunto Salvadori –. Non è una campagna accessoria o tanto meno uno slogan è una necessità ed un obbligo. Evidentemente non basta tenere accesa l’attenzione se poi siamo costretti a registrare queste tragedie”.
“È follia pura che un ragazzo, nel 2017, esca da casa per andare a lavorare e non vi faccia più ritorno. Le nostre battaglie – conclude Salvadori – per la garanzia della sicurezza nei luoghi di lavoro non ha mai conosciuto sosta, ma evidentemente non è sufficiente se si continuano a trascurare le elementari ma indispensabili misure di sicurezza. E un pensiero va alla famiglia che sta vivendo una dramma che non può avere conforto”.
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