Cronaca mercoledì 24 febbraio 2021 ore 16:00
Beccati 17 "furbetti" del reddito di cittadinanza
Operazione della Finanzia. Uno degli indebiti percettori era proprietario di 5 appartamenti. L'ammontare complessivo del raggiro pari a 100mila euro
AREZZO — Smascherati dalla Guardia di Finanza 17 "furbetti" del reddito di cittadinanza. L'operazione è stata condotta dalle Fiamme Gialle di Arezzo in sinergia e collaborazione con l’Inps.
La concessione del sostegno economico è subordinata ad una serie di requisiti reddituali e
patrimoniali ed è preclusa a coloro che risultano destinatari di misure cautelari personali.
Ed è proprio partendo da quest’ultimo requisito che i Finanzieri, con uno scambio informativo non solo con l'Istituto nazionale di previdenza ma anche con il Tribunale di Arezzo, hanno “passato al setaccio” le posizioni di coloro che risultavano sottoposti a misure cautelari personali, anche a seguito di convalida di arresto o del fermo.
Sono, come detto, 17 i soggetti finora individuati che risultano aver percepito indebitamente il Reddito
di cittadinanza, per un ammontare di circa 100mila euro.
Diversi i casi riscontrati, oltre a coloro che sono risultati destinatari di una misura cautelare
personale, per lo più per reati legati al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, c'è
anche chi si è “dimenticato” di dichiarare il possesso di alcuni immobili (in un caso, addirittura
5 appartamenti), o chi, pur avendo acquistato un’autovettura del valore di 38mila euro, ha
pensato bene di richiedere comunque il contributo.
Infine, ci sono pure alcuni che, pur di incrementare il “reddito”, hanno dichiarato falsamente di
avere sottoscritto un contratto di locazione, che consente di aumentare la quota fino a un
massimo di 3.360 euro annui.
Tutti gli indebiti percettori sono stati segnalati all’Inps per la sospensione e la revoca, oltre
che per il recupero del beneficio economico, nonché denunciati all’Autorità Giudiziaria, per
aver fornito dichiarazioni false o per aver omesso di comunicare informazioni necessarie in
sede di richiesta del sostegno statale.
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