Cultura domenica 05 marzo 2017 ore 16:12
Carlo Verdone emoziona e diverte il Petrarca
Affollato il tempio della cultura aretina per l’attore romano che si è raccontato tra aneddoti e clip. Verdone: Ad Arezzo vorrei girare una pellicola
AREZZO — Teatro Petrarca gremito per l’attore e regista che si è raccontato tra aneddoti e clip nel 40esimo anniversario della sua attività. Verdone: “Ad Arezzo vorrei girarci una pellicola”.
Il ruggito del leone Verdone chiude il ciclo invernale dell’Arezzo Passioni Festival. Applausi scroscianti per l’attore e regista che per la prima volta nella sua vita è salito su un palco ad Arezzo.
Lo ha fatto nel luogo simbolo della cultura aretina, il teatro Petrarca gremito, proprio nell’anno in cui Verdone celebra il quarantesimo anniversario della sua carriera. Aneddoti, interpretazioni dei suoi personaggi più celebri, clip video: quasi due ore di incontro, un grande regalo alla città. A condurre l’intervista il direttore artistico del ciclo invernale del festival, il giornalista e scrittore Andrea Scanzi, fresco vincitore del premio Civitas Aretii. Introdotto dall’ideatore della manifestazione Marco Meacci e dal giornalista Mattia Cialini, che coordinano la kermesse, Verdone si è lasciato andare, rivelando molti dettagli della sua carriera, delle persone famose e non che ha incrociato, sempre arguto, fresco, ironico. “E’ stata una chiacchierata tra amici”, ha detto con il sorriso ricevendo, alla fine, gli scroscianti applausi delle centinaia di persone presenti.
Un ceffone sul set preso dal maestro Sergio Leone, un buffo diverbio con Mario Merola: sono solo alcuni tra gli esilaranti aneddoti riferiti da Carlo Verdone, che si è definito “pedinatore di persone”. Acuto osservatore dei comportamenti (e dei tic) di sconosciuti: così è avvenuta la genesi dei suoi personaggi più celebri: dal precisino Furio, al coatto, all’emigrante. “Oggi faccio così – ha detto il regista – la mattina vado in farmacia per misurare la pressione, sto dietro un paravento e aspetto, così sento tutte le ‘fregnaccè dei clienti”.
Infine il regista ha speso qualche parola sul suo ultimo film in lavorazione: “Ci sarà una nuova attrice accanto a me, ma non posso rivelare molto di più”. E ha aggiunto: “Arezzo è bellissima, mi piacerebbe girarci un film”.
Al termine, l’organizzazione dell’Arezzo Passioni Festival ha voluto far dono all’ospite di un’acquaforte ottocentesca che raffigura il centro storico di Arezzo. L’immagine è stata consegnata a Verdone dal sindaco Ghinelli.
Con il grande successo di ieri, si chiude in bellezza il ciclo invernale “Conversazioni con Andrea Scanzi”.
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