Attualità venerdì 18 giugno 2021 ore 11:00
Case popolari, il Comune vuole acquistare immobili
L'Amministrazione ha deciso di partecipare ad un bando regionale per reperire risorse. Manneschi: "il disagio abitativo è un'emergenza da risolvere"
AREZZO — Il problema delle case popolari deve essere risolto. La giunta, su proposta dell'assessore Manneschi, ha deciso di partecipare ad un bando regionale per reperire le risorse necessarie ad acquistare immobili che verrano destinati per l'edilizia residenziale pubblica.
In concreto, il sistema si articola in più fasi: il Comune procederà alla pubblicazione di un avviso pubblico per consentire ai privati di avanzare le loro offerte. Queste dovranno essere valutate dagli uffici, successivamente dal LODE, l’organo attraverso il quale sono svolte in forma associata, dai Comuni della provincia, le funzioni e le competenze nel settore dell’edilizia residenziale pubblica, e infine sottoposte alla Regione che erogherà eventualmente i relativi finanziamenti con i quali i Comuni potranno procedere alla liquidazione dei proprietari venditori.
“Si tratta di un’opportunità da cogliere – sottolinea Monica Manneschi – per rispondere all’esigenza di incrementare il patrimonio pubblico da destinare all’emergenza abitativa e all’inclusione dei soggetti svantaggiati. Il bando regionale disciplina dettagliatamente le caratteristiche tecniche minime che gli immobili da acquistare devono avere e in questo senso i Comuni restano vincolati a tali previsioni che saranno riportate nei loro singoli avvisi. Se tutto andasse a buon fine, potremmo avere nuovi alloggi, contribuendo peraltro a restituire vitalità a un mercato in difficoltà da anni. Concludo riportando alcuni dati: il numero degli alloggi, a fronte delle periodiche graduatorie, è limitato rispetto alle effettive esigenze. Mediamente, ad Arezzo, parliamo di 50 appartamenti disponibili all’anno, compresi quelli di edilizia residenziale pubblica, quelli di edilizia agevolata-convenzionata e quelli destinati all’emergenza sociale. La graduatoria attualmente in vigore, contenente le domande presentate a seguito del bando del 2019, è composta da 213 istanze di aspiranti assegnatari, tra le quali 34 risolte. È dunque evidente come sia necessario percorrere ogni strada”.
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