Politica venerdì 30 luglio 2021 ore 14:25
Chiassai all'arrembaggio per un'Asl solo aretina
Dal presidente della Provincia e sindaco di Montevarchi un'ordine del giorno per sollecitare la Regione, convinta che l'unione faccia la forza
AREZZO — Un ordine del giorno per chiedere, con forza, il ritorno a delle Asl con suddivisione provinciale. Quindi, quella Aretina per conto suo, slegata da Siena e Grosseto, insomma dalla famigerata Area Vasta, o Sud Est.
La "crociata" sulla sanità locale sindaci e Comuni la stanno portando avanti da tempo, come le forze politiche di ogni colore. E solo qualche giorno fa la Giunta regionale ha approvato un riavvolgimento del nastro, ossia la suddivisione, di nuovo in distretti sanitari distinti tra capoluogo, Arezzo e Casentino.
Proprio questa mattina, il presidente della Provincia nonché primo cittadino di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, ha convocato la stampa per annunciare di aver predisposto questo ordine del giorno da presentare nel prossimo Consiglio comunale del 4 agosto nella città dell'Aquila, dove il suo mandato in scadenza, e poi a settembre anche in quello provinciale. Documento che ha inviato anche a tutti i colleghi sindaci.
Obiettivo, appunto, unire le forze per riavere un'azienda sanitaria solo aretina affossando definitivamente e "finalmente dopo sei anni" la "sciagurata riforma voluta dall'ex Governatore Rossi che aveva solo lo scopo di accentrare tutta la gestione della sanità a Firenze" ha detto Chiassai, che poi ha chiosato "un'organizzazione, che neppure un Referendum sostenuto da 55mila firme ha potuto bloccare, ma non ha ottenuto l'efficientamento previsto, come nemmeno il risparmio, ma ha prodotto solo disservizi e rallentamenti nell'erogazione delle prestazioni, oltre che disagi per i cittadini. Adesso, sono d'accordo con tutte le altre forze politiche che in maniera trasversale si sono già opposte, è l'ora di sfruttare questo slancio e dire basta".
Claudia Martini
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