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Attualità lunedì 17 febbraio 2020 ore 16:31
Coronavirus, gel igienizzante nelle scuole
Ghinelli e Tanti: “Nessun allarme ma prevenzione a tappeto. Arezzo al top in percorsi di sicurezza sanitaria. Protetti anche gli uffici comunali”
AREZZO — Il 31 gennaio il Consiglio dei Ministri ha dichiarato l’emergenza sanitaria per il coronavirus. "Ad Arezzo - si legge in una nota dell'amministrazione- non c’è nessun allarme ma il Comune alza il livello d’attenzione e si schiera in prima fila per la prevenzione nei luoghi pubblici, in particolare nelle scuole. Stessa misura, ovviamente calibrata all’utenza, sarà presa per gli uffici comunali, dove ogni giorno transitano centinaia di persone, a partire dai dipendenti".
"La prevenzione - continua il Comune- è responsabilità di tutti e si fa con azioni quotidiane e concrete. Per questo il Comune doterà tutte le scuole della città di 350 dispenser di gel igienizzante antibatterico: in pratica uno per ogni aula delle scuole elementari e medie, due per ogni plesso di asili nido e scuole materne. Considerando che sono circa 1.000 i bambini che frequentano asili e materne comunali, circa 1.000 quelli delle scuole paritarie, circa 8.000 quelli di tutti gli istituti statali, con altre 2.500 persone tra insegnanti, amministrativi e operatori, il provvedimento interesserà una larga fetta della popolazione (circa il 25% considerando anche genitori e familiari)".
In una dichiarazione congiunta, il sindaco Alessandro
Ghinelli e l’assessore Lucia Tanti sottolineano che “La prevenzione in materia
sanitaria è prioritaria per l’amministrazione e rappresenta una modalità di
declinazione del concetto di sicurezza, che va di pari passo con quello di
educazione a comportamenti tali da garantire il rispetto di sé e degli altri.
Per questa ragione puntiamo in particolare alle scuole, “approfittando” dello
stato di emergenza nazionale dichiarato dal governo e che, seppure non vede
coinvolta la nostra città, è un’occasione per introdurre meccanismi corretti che
saranno sempre più necessari anche in futuro, al di là delle emergenze. Alla luce di questo, possiamo dire
che Arezzo si conferma una città sicura sotto molti punti di vista e, con l’installazione dei 350 dispenser
solo nelle
scuole, si pone
all’avanguardia a livello nazionale
per azioni di
educazione finalizzata alla
sicurezza. Ben vengano gli incontri pubblici, i
dibattiti, gli appelli al senso di responsabilità,
anche
se
rischiano di
lasciare il tempo che
trovano e soprattutto
di non innescare azioni virtuose che proteggano davvero i cittadini, perché
quel che conta
veramente è la capacità di costruire percorsi di prevenzione continua,
dove il
supporto diretto delle istituzioni rappresenta un elemento
indispensabile. Un
ringraziamento al provveditore Roberto Curtolo
e a Mario
Bracci della Fism, che insieme al Comune erogano nel complesso tutta l’offerta
formativa della città di
Arezzo”.
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