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Cronaca martedì 05 gennaio 2021 ore 14:43

Crimini informatici, nell'Aretino aumento del 90%

Il 2020 della Polizia Postale: cresciute molestie, revenge porn e truffe alle aziende. Sequestri per pedofilia e attenzione alta sulle fake news



AREZZO — Un 2020 intenso per la Polizia Postale di Arezzo che si è vista alle prese con un'importante attività di prevenzione e contrasto di una raffica di attacchi informatici contro i cittadini ed il tessuto imprenditoriale. Tutto ciò in un anno in cui l'isolamento a causa della pandemia ha determinato un maggiore utilizzo dell'online.

Nell'ambito delle attività contro il cyber crime la Sezione locale ha denunciato oltre 200 persone con un incremento di quasi il 90% rispetto all’anno precedente. Sono stati trattati 15 casi di “trading on line” che hanno procurato danni per oltre un milione di euro e fatto registrare la perdita di ingenti capitali verso Paesi Esteri, con la prospettiva di facili guadagni con investimenti “sicuri”.

Significativa anche la lotta ai fenomeni del revenge porn, sex extortion, estorsione, diffamazione on line, minacce, molestie che hanno mostrato un incremento del 35%. E pure il phishing finanziario ha visto un notevole aumento, essendo cresciuto il numero delle carte di credito compromesse e dei dati commercializzati per sottrarre illecitamente dati personali e codici bancari attraverso semplici truffe telefoniche, commesse con utenze apparentemente riconducibili a Banche o Istituti Finanziari.

I danni maggiori alle aziende e società della provincia sono frutto delle frodi basate sull’invio di e-mail di phishing, attraverso la violazione di caselle di posta elettronica utilizzando virus sofisticati, malware o dall’impiego di siti clone e la “sostituzione dell’Iban del beneficiario”. L’intensa attività investigativa ha consentito, in alcuni casi, di bloccare le somme o di recuperarne almeno una parte. 

Particolarmente importante anche il contrasto alla pedofilia on line, con l’esecuzione di numerosi Decreti di perquisizione e il sequestro di materiali informatici (pc, tablet, apparati cellulari, hard disk). Fenomeno che, purtroppo, ha coinvolto numerosi minori.

Alzati, infine, i livelli di attenzione sulle fake news attraverso un monitoraggio costante della rete e grazie anche alla collaborazione dei cittadini con segnalazioni che hanno consentito di ridurre e impedire il diffondersi di "bufale". 
La Polizia Postale di Arezzo è stata pure impegnata in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo del web, rivolte soprattutto alle giovani generazioni. Nel corso del lockdown l’attività di sensibilizzazione nelle scuole è andata avanti lo stesso attraverso piattaforme di video conferenze, coinvolgendo numerosi Istituti e oltre un migliaio tra studenti e docenti dell’intera provincia.


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