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Attualità lunedì 19 ottobre 2020 ore 13:00
Dpcm, il Csi invoca aiuti per chi di sport ci vive
Bernardini sottolinea l'alta professionalità degli educatori e dei tecnici e ritine scontato e naturale che le palestre siano già in regola
AREZZO — Nel nuovo Dpcm c'è una stretta anche per il mondo dello sport. Il Csi aretino, tramite il suo presidente Lorenzo Bernardini, spiega cosa e come cambierà l'attività sportiva.
Innanzitutto, sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti sport individuali e di squadra riconosciuti da Enti, Federazioni e Cip. Si richiede però si prestate attenzione al numero degli spettatori. Le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti degli sport individuali e di squadra sono consentiti a porte chiuse nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali. Lo svolgimento degli sport di contatto è permesso nei limiti di quanto detto sopra. Mentre, l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale.
“Per gli sport di contatto questo è un decreto impegnativo, soprattutto perché vedono interrotte tante attività. Pensiamo ai più piccoli. A chi di sport ci vive. Dobbiamo attivare piani di aiuto economici e non chiacchiere da slogan – commenta ancora Bernardini. Lo sport viene svolto in sicurezza e con rispetto dai tanti istruttori e dirigenti che in esso vi operano".
A tal proposito, ritiene scontata e pertanto incomprensibile la settimana di tempo concessa alle palestre che, lo stesso Bernardini ritiene già doverosamente adeguate per il rispetto di norme e regole.
"Chi fa sport lo fa in sicurezza già da tempo non aspettava la settimana di “adeguamento” del Governo" - ribadisce il presidente aretino del Csi. Pensare che lo Sport sia strumento di contagio può essere vero come può esserlo il tram e il treno pieno di persone, come può esserlo la sala bingo, il Covid non si vince ad orari ma solo ed esclusivamente con tanta e scrupolosa attenzione alle norme”.
Il Csi aretino resta a disposizione per approfondimenti, domande,richieste. Basta contattare i suoi riferimenti telefonici e social.
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