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Attualità lunedì 06 marzo 2017 ore 07:00
Fine vita, un corso per formare gli operatori Asl
La comunicazione è al centro del corso di formazione rivolto agli operatori della sanità, che sostengono i malati nella fase finale della vita
AREZZO — Un evento formativo rivolto agli operatori (medici, infermieri, OSS, psicologi) che, nello svolgimento delle proprie attività istituzionali, si prendono cura dei malati oncologici nella fase finale della vita.
Si tratta di un progetto redatto da quattro aziende sanitarie italiane (Asl toscana Sud est, ASP di Trapani, Policlinico Umberto I di Roma e l’IST San Martino di Genova) e presentato nel 2015 al Ministero della Salute, il quale, riconoscendone sia la qualità che l’importanza, lo ha fatto proprio e finanziato totalmente.
Lo scopo del progetto è assicurare una buona qualità dell’assistenza non solo attraverso atti sociosanitari, ma anche attraverso una comunicazione efficace e tecniche di conversazione di fine vita e quindi promuovere la salute mentale e il benessere della persona.
Il corso di formazione struttura le competenze comunicative degli operatori (medici, infermieri, operatori sociosanitari, fisioterapisti, foniatri, psicologi, assistenti sociali, assistenti spirituali, volontari) delle equipe multi-professionali impegnate nelle cure palliative in Hospice, in ospedale e a domicilio. Questo assicura al paziente maggior consapevolezza rispetto alla sua sfera emozionale, psicologica, culturale, sociale e spirituale.
Nelle quattro regioni coinvolte (Toscana, Sicilia, Lazio, Liguria) entro il 2018 saranno formati 400 operatori sanitari, 100 per ogni regione.
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