Attualità mercoledì 01 ottobre 2025 ore 12:57
Formazione e innovazione in Terapia Intensiva

Al Digital Home Care infermiere e infermieri della Asl TSE si sono confrontati per garantire sicurezza e qualità di vita ai pazienti critici
AREZZO — Aggiornare competenze e protocolli per prevenire e gestire le ulcere da pressione, una delle complicanze più insidiose nei pazienti critici. Con questo obiettivo si è svolto oggi al Digital Home Care della Asl Toscana sud est il primo Workshop sul trattamento delle Lesioni da Pressione, promosso dalla Rianimazione dell’Ospedale San Donato con il contributo di docenti esperti esterni. La sala del Digital Home Care si è trasformata in un vero laboratorio di esperienze: infermiere e infermieri di tutti e 7 i reparti di Terapia Intensiva della Asl Toscana sud est hanno condiviso tecniche, strategie e simulazioni pratiche, creando una comunità di pratica capace di valorizzare l’esperienza quotidiana e tradurla in protocolli condivisi.
“Il Digital Home Care è uno spazio in cui i professionisti imparano a lavorare insieme, rafforzando la capacità di prendersi cura delle persone assistite in modo efficace e personalizzato – sottolinea Vianella Agostinelli, direttrice del Dipartimento delle Professioni Infermieristiche e Ostetriche della Asl Toscana sud est. – La formazione continua, vissuta come esperienza di gruppo, consente di accrescere competenze, consolidare protocolli comuni e condivisi trasformando il confronto quotidiano in un percorso di crescita collettiva. È questo il vero motore della qualità: costruire, insieme, una presa in cura sempre più attenta, sicura ed efficace. Iniziative come questo workshop dimostrano quanto la collaborazione fra reparti e specialisti della rete lesioni cutanee sia essenziale per tradurre innovazione e conoscenze in una capacità concreta di cura, che dia valore e fiducia alle persone ricoverate e alle loro famiglie”.
“La Terapia Intensiva non è fatta solo di tecnologia avanzata e macchinari sofisticati - sono le parole di Roberto Bindi, coordinatore infermieristico di Anestesia e rianimazione dell’Ospedale San Donato -. È cura attenta, osservazione costante, decisioni rapide. Il ricovero comporta spesso immobilità prolungata e sedazione, aumentando il rischio di lesioni cutanee e conseguenze a lungo termine come debolezza muscolare e disturbi cognitivi. Per questo formazione e aggiornamento sono strumenti essenziali per garantire sicurezza, efficacia ed equità delle cure”.
“Grazie alla telemedicina, alle simulazioni e agli strumenti digitali possiamo seguire i pazienti anche a distanza ed elevare gli standard formativi di tutto il personale sanitario dell’azienda - spiega Maria Giovanna D’Amato, direttrice Area Dipartimentale Innovazione e sviluppo nello Staff della Direzione Sanitaria della Asl Toscana sud est -. Questo workshop dimostra che innovazione e competenza non sono fini a se stesse, ma mezzi per migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini e la sicurezza delle cure. Investire su percorsi come questo significa costruire un sistema sanitario più resiliente, capace di integrare nuove tecnologie con l’esperienza professionale e di rispondere in maniera rapida e adeguata ai bisogni in continua evoluzione della terapia intensiva. È un segnale forte di come la sanità pubblica possa coniugare innovazione, formazione e attenzione alla persona, mettendo sempre al centro il valore della cura”.
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