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Attualità mercoledì 02 dicembre 2020 ore 11:52

La città soffre, Tari posticipata ma non per tutti

Alberto Merelli, assessore al Bilancio del Comune di Arezzo

Le attività commerciali che hanno subito restrizioni da parte del governo potranno saldare la seconda rata il 1 febbraio



AREZZO — Arezzo sta vivendo un periodo di forte sofferenza economica. Questo è un dato di fatto. La seconda ondata della pandemia ha contribuito a rendere ancor più grigio questo Natale che per determinate attività commerciali diventa nero.

Così il Comune di Arezzo ha deciso di venire incontro ai cittadini cercando di alleviare la pressione fiscale. Tutte le categorie economiche che rientrano come codice Ateco nelle varie ordinanze del governo, oggetto di restrizioni, possono beneficiare di una proroga al 1 febbraio 2021 per il pagamento della seconda rata della Tari.

Il sindaco Ghinelli sottolinea che è stato possibile prendere questa decisione anche grazie alla bontà e solidità del bilancio comunale. Sì, perché la Tari è una voce importante per le casse di Palazzo Cavallo. Il gettito complessivo annuo è di circa 17,6 milioni di euro.

Si tratta di una tassa "antipatica" per gli aretini ed i numeri lo confermano. La prima rata avrebbe dovuto portare nelle casse comunali circa 8,8milioni di euro ma le entrate sono state pari a 6,9milioni. Quindi 1,9milioni non pagati, cifra ben più alta di quanto solitamente avviene. Questo è un segnale importante che testimonia come la crisi economica abbia influito. La pandemia ha fermato l'economia cittadina e gli aretini non si possono permettere più di onorare puntualmente le varie scadenze. 

L'assessore Alberto Merelli, spiegando i tecnicismi anche normativi che hanno permesso al Comune di posticipare questo pagamento, ha asserito che attualmente non è possibile fare una stima esatta del mancato introito per il 2020 della tassa sui rifiuti

Infatti, la Tari viene calcolata su parametri diversi da quelli relativi ai codici Ateco, quindi ogni commerciante dovrà valutare e capire se rientra o meno tra i beneficiari della proroga al 1 febbraio. Sul gettito complessivo di 17,6milioni il Comune ha stimato che la quota che grava sulle categorie economiche è di un terzo, quindi poco meno di 6 milioni.

Quindi, solo per i commercianti che rientrano tra le categorie penalizzate dai vari Dpcm, la  seconda rata della Tari è posticipata a febbraio, per tutti gli altri il pagamento dovrà essere eseguito entro il 15 dicembre.


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