Giovannini arriva portando mister Indiani

AREZZO — Paolo Giovannini è arrivato ufficialmente e alla sua prima uscita pubblica annuncia il prossimo allenatore amaranto: Paolo Indiani.

Al nuovo direttore generale dell’Arezzo la proprietà ha affidato la ricostruzione di tutta l’area tecnica e lui ha già iniziato il restyling di una squadra che, a medio e lungo termine, la vuol riportare a lottare per la promozione in serie B.

Grandissima esperienza supportata da grandissimi risultati, Giovannini arriva ad Arezzo consapevole che programmazione e lavoro vanno avanti insieme.

“Quando si chiude un decennio con una squadra che mi ha regalato tante soddisfazioni non è mai semplice - sono le prime parole di Giovannini - dal momento in cui ho firmato, Arezzo mi ha accolto con grandi attestati di stima e fiducia, vi ringrazio mi avete fatto superare momenti difficili per lasciare il mio passato decennale. Ritrovo oggi grande serenità, grazie alla proprietà alla struttura e agli aretini che mi hanno accolto benissimo.”

Paolo Giovannini si è messo subito al lavoro per costruire le basi per la prossima stagione?

Ho già iniziato il lavoro dopo aver lasciato le consegne alla mia vecchia società . Mi sono dovuto defilare in questo ultimo mese con la squadra ancora in campo, non ho incontrato nessun agente o giocatore, ho preso possesso della città, ho già le idee chiare per tutti gli scenari”.

Giovannini perché ha accettato proprio Arezzo?

La prospettiva di aprire un ciclo vincente in una piazza importante, questa la motivazione. Non si può far tutto in un anno, in un programma a medio lungo termine questa piazza può giocarsi l’accesso alla serie B. Una città importante, qui posso fare cose che in altre piazze non avrei potuto fare. Oggi le incognite sono tante, sono convinto di porter portare la mia esperienza anche gestionale e di ripagare la fiducia che mi avete dimostrato.

Ha già scelto il nuovo allenatore?

L’allenatore sarà Paolo Indiani, vice Federico Vettori e nello staff avremo anche Maurizio Pecorari. Credo di avere due allenatori che hanno la mia grandissima fiducia, Indiani vuole arrivare in serie B.

Perché la scelta è ricaduta proprio su Indiani?

Ho passato più tempo con lui che con mio figlio, c’è una sintonia fantastica. Paolo ha fatto di tutto per giungere ad Arezzo. Il mio arrivo credo lo abbia spinto ad accettare questa sfida.

Che tipo di rosa ha in mente per la prossima stagione?

Dobbiamo gettare le basi e programmare step dopo step. Avremo una rosa di 22 giocatori, 11 under e 11 over, a prescindere dalla categoria dove giocheremo. Nella rosa attuale qualcosa di buono esiste, ho fatto le mie valutazioni e da alcuni di loro ripartiremo. La valutazione completa la faremo il 6 giugno, quando con tutto lo staff prima della presentazione del nuovo allenatore ci metteremo seduti al tavolo per iniziare questa nuova avventura.

La credibilità del progetto passa dalla sua figura è una responsabilità che pesa?

Mi piace, sono stato accolto come il messia, ma nel calcio esiste il gruppo. Vanno costruiti i rapporti che sono molto più importanti di un giocatore forte, dobbiamo lavorare e basta. Il ritiro sarà fatto ad Arezzo, non andremo fuori e ci alleneremo qui, nei nostri campi. I tifosi devono stare con noi e venire a vedere i nostri allenamenti.

Nello Cutolo il capitano chiude la carriera da giocatore e passa nello staff di Paolo Giovannini, a settembre inizierà il corso per diventare direttore sportivo.

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