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Attualità martedì 24 marzo 2020 ore 16:35

Igiene Sanitaria, ecco come funziona

Maurizio Spagnesi, direttore Igiene Sanitaria Asl

Maurizio Spagnesi spiega le procedure utilizzate per individuare e isolare i soggetti a stretto contatto con le persone che hanno contrato il virus



AREZZO — Maurizio Spagnesi, direttore del dipartimento di prevenzione e igiene pubblica, fa chiarezza sull’attività dell’igienista, oggi centrale nel cercare di gestire e contenere l’espansione del contagio.

“Dobbiamo contattare tutte le persone che risultano positive al covid e avviare l’indagine epidemiologica” – afferma Spagnesi.

La procedura operativa standard si basa sulla ricostruzione della catena dei contatti della persona infettata ed isolarli, per evitare il dilagare del contagio.

“All’inizio dell’emergenza, per ogni soggetto positivo, ci trovavamo a mettere in quarantena anche centinaia di persone mentre oggi, grazie ai decreti ministeriali in atto, i contatti stretti del soggetto infetto sono di norma molto meno numerosi".

L’obiettivo dell’igienista è quello di avviare l’indagine epidemiologica dove rivestono un ruolo fondamentale fattori quali ambiente, distanza e tempo. I contatti avvenuti in un luogo chiuso, per oltre quindici minuti e a distanza ravvicinata, risultano essere quelli più critici.

L’isolamento sociale del contatto stretto è generalmente di 14 giorni, mentre può essere più lungo nel caso di persona infettata.

“La fine dei sintomi e l’esecuzione di 2 tamponi (che devono risultare ovviamente negativi) a distanza di 24 ore uno dall’altro decretano la guarigione formale. Per ottenere questo - spiega Spagnesi - occorrono più di due settimane”.

Il principale strumento di indagine resta il tampone, che deve essere eseguito solo quando sopraggiungono i sintomi.

Sono 5227 i tamponi eseguiti dall’inizio dell’epidemia ed oggi l’indagine diagnostica è molto più veloce, efficace e sicura grazie al metodo drive through.

“Sono allestite delle postazioni apposite all’aperto, il soggetto arriva con la propria auto e senza lasciare l’automezzo si sottopone all'esame per poi subito rincasare. Per questo molti hanno definito questo metodo drive-in” – ironizza Maurizio Spagnesi. 


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