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Attualità martedì 09 novembre 2021 ore 14:20

Il Covid fuoco sulla benzina delle povertà

Nell'Aretino le persone in difficoltà a causa della pandemia aumentate dell'83%. In testa gli italiani (+1,7%). Il quadro della Caritas diocesana



AREZZO — Un aumento dei nuovi poveri pari all'83,5%. Questo il drammatico dato che emerge dal rapporto 2021 della Diocesi di Arezzo Cortona e Sansepolcro sulle situazioni di disagio economico e sociale, presentato questa mattina al Liceo Colonna dal vice direttore della Caritas, Don Alessandro Nelli, alla presenza del dirigente scolastico Maurizio Gatteschi che ha voluto sottolineare il grande valore, in termini di educazione civica, di questa iniziativa. Hanno partecipato anche sedici ragazzi e ragazze del quarto e quinto anno.

Lo scorso anno sono state 2.309 le persone e le famiglie registrate alla Caritas, tra queste 271 si sono rivolte per la prima volta al servizio di assistenza, da sempre al fianco dei più bisognosi. 

Per quanto riguarda le nazionalità gli italiani sono stati il 37%, a seguire il Marocco con il 13%, poi la Romania con il 9,1%, l'Albania con il 7,4% e il Bangladesh (4,5%). In costante diminuzione, come rilevato anche negli ultimi anni, i cittadini rumeni, in crescita invece i nostri connazionali (+1,7%).

In merito alle fasce d'età il primato va al segmento 40-49 anni, seguito da quello 30-39, poi 50-59 e infine 20-29. Gli over 60 sono il 17,5%, il restante 1,3% sono under 20.

La distinzione di genere invece vede una prevalenza di femmine (50,7%), rispetto ai maschi (49,3%). Mentre il 49,3% dei soggetti che hanno chiesto supporto è coniugato, il 24,9% celibe o nubile, il 16,1% divorziato o separato.

Sul fronte dello stato abitativo il 60,4% è in affitto, l'8,4% risiede nell'edilizia popolare, il 7,7% possiede una casa di proprietà, il 7% in abitazioni di parenti o amici, il 6% è senza alloggio e il 3,6% in case di accoglienza o al dormitorio. 

Dato ancora più significativo è che il 41,5% di queste persone ha dichiarato di avere figli minori a carico, per un totale di 1.758 under 18 sostenuti quindi indirettamente.

Un'altra ferita accentuata dalla pandemia è stata quella occupazionale, tra chiusure e posti di lavoro persi. Infatti, il 65,4% degli utenti è risultato disoccupato o inoccupato e il 19,4% occupato, il 7% pensionato.

Insomma, questo maledetto virus ha generato tante nuove povertà. In molti, che mai avrebbero pensato di farlo, si sono rivolti alla Caritas, che continua ad avere una parola d'ordine, come ha sottolineato il vice direttore Don Alessandro "ascolto". L'ascolto resta fondamentale per aiutare in maniera discreta ed attenta le persone che molto spesso si sentono ferite nella dignità.

Importante anche il ruolo dell'associazione diocesana nell'ambito della campagna vaccinale. Oltre alla sensibilizzazione, in sinergia con la Asl, il camper per le somministrazioni ha fatto tappa davanti alla mensa Caritas del Giotto ed a San Domenico coinvolgendo e garantendo protezione anche ai cosiddetti invisibili. Perché nessuno deve restare indietro, come neppure solo.

Claudia Martini
© Riproduzione riservata


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Rapporto diocesano sulle povertà 2021. Don Alessandro Nelli e Maurizio Gatteschi
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