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Attualità sabato 12 novembre 2022 ore 07:53

Il caro bollette spegne prima i lampioni cittadini

Comune Arezzo

Il Comune taglia gli orari di accensione dell’illuminazione pubblica e torna al lavoro agile per i dipendenti il venerdì



AREZZO — “Abbiamo ritenuto necessario mettere in campo una serie di azioni mirate alla riduzione dei consumi energetici propri dell'Amministrazione comunale da affiancare alle misure stabilite a livello nazionale. Questo mantenendo comunque invariato il livello di servizio reso ai cittadini e alle imprese. Quello che stiamo vivendo è un periodo particolarmente critico e di altrettanto incerta durata, per questo è assolutamente non rinviabile l'esigenza di fare scelte di contenimento dei costi la cui impennata rischia di compromettere l'intero sistema”. Il sindaco Alessandro Ghinelli commenta così la decisione della giunta di intervenire ai fini del contenimento dei consumi energetici con misure urgenti in particolare riguardo la pubblica illuminazione e il riscadalmento e illuminazione degli immobili comunali nel periodo compreso tra il 15 novembre e il 15 marzo 2023.


Con riferimento alla illuminazione pubblica sarà posticipato l'orario di accensione e ancipato quello di spegnimento per due ore complessive. Compatibilmente con la fattibilità tecnica si procederà allo spegnimento dalla mezzanotte dell'illuminazione dei parchi pubblici e verrà limitata la durata di accensione delle luminarie natalizie.

Per quanto concerne il riscaldamento e l'illuminazione degli immobili pubblici (sedi municipali, scuole, impianti sportivi ed altri immobili), oltre al recepimento e trasmissione di una direttiva contenente un elenco di comportamenti e buone pratiche da seguire per ridurre il consumo di energia elettrica e gas, è stabilita la razionalizzazione degli orari di apertura degli uffici mediante il ricorso al lavoro agile, individuando nel venerdì il giorno che consente di ottenere il massimo abbattimento di consumi per la conseguente chiusura continuativa di tre giorni. Tale chiusura riguarderà solo gli uffici che non debbano fornire necessariamente servizi all'utenza in presenza e che, comunque, possono organizzare il lavoro e le attività dei dipendenti da remoto, ricollocando quelli che invece svolgono attività in presenza o che non intendono svolgere lavoro agile in sedi di coworking.

“Secondo le stime degli uffici competenti l'attivazione delle misure consentirà di risparmiare nel prossimo anno fino a 250mila euro per la pubblica illuminazione, fino a 100mila per l'energia elettrica degli edifici e fino a 30mila per il loro riscaldamento. E' evidente che non si tratta di misure risolutive, ma rappresentano un segnale concreto di attenzione ad una emergenza che davvero rischia di compromettere l'intero sistema. E' pertanto doveroso che anche l'Amministrazione comunale faccia la propria parte per fronteggiare questa crisi”, commenta l'assessore Marco Sacchetti.


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