IL PAGELLONE – L'Arezzo e i fattori esterni

AREZZO — Arezzo - Follonica Gavorrano, il Cavallino si giocava il terzo posto utile per la classifica e dopo i 98 minuti giocati la classifica resta invariata, ma alcune riflessioni sono da fare, dopo aver visto la gara allo stadio cittadino.

L’Arezzo osservato in campo contro la squadra maremmana è una formazione messa bene e con personalità, giocatori pronti e tosti che non mollano mai. Un dominio assoluto. Se quella a Foligno sembrava essere la migliore gara disputata per gioco espresso, quella contro la terza in classifica è superiore per qualità, atteggiamento e valore dell’avversario.

La squadra guidata da mister Bonura è stata messa sotto per tutta la gara dall’Arezzo che, per la prima volta, non ha avuto nessun tentennamento. Pronti via, subito l’atteggiamento giusto, pressing alto e avversari alla corda. Il Gavorrano ha superato la metà campo solo in tre occasioni. Brava e fortunata la squadra ospite ad andare in vantaggio con un colpo di testa. Se l’Arezzo usciva sconfitta da questa partita sarebbe stato un colpo al cuore. Lo è anche il pareggio, ma almeno un punto è stato raccolto.

L’Arezzo non vince in piccolissima parte per demerito suo e molto per scelte dubbie della terna arbitrale. Una rete annullata a Calderini per fuorigioco e un rigore non fischiato, per un tocco di mano in area di rigore all’ultima azione di gioco, avrebbero portato vittoria e terzo posto senza alcuna recriminazione da parte degli avversari. Sono molti gli errori che la squadra amaranto ha subito durante la stagione.

Ha ragione Mariotti quando dice nel dopo gara che non possiamo analizzare una sfida come questa, dove i suoi ragazzi hanno dominato, ma il sorpasso non c’è stato e tutto verrà presto dimenticato guardando la classifica. 

Al mister dell’Arezzo va dato il merito di aver ricostruito un gruppo vero, di avere finalmente tra le mani il materiale adatto al suo carattere e al suo credo calcistico e il gioco espresso in campo associato ai risultati lo dimostrano. Tutto questo viene meno e non basta, quando vediamo gol annullati come quello di Calderini e rigori non concessi, come il fallo di mano sul cross di Cutolo.

L’unico demerito nella gara dell'Arezzo, se proprio vogliamo fare i pignoli, è quello di non essere riusciti a finalizzare il tanto gioco e possesso palla fatto per tutta la gara. Nella ripresa gli errori nell’ultimo passaggio sono stati decisivi.

L’Arezzo ha trovato equilibrio in campo e nello spogliatoio, adesso c’è un gruppo che crede nel lavoro che fa quotidianamente, lotta per raggiungere il suo obbiettivo e un passo alla volta sta riconquistando i suoi tifosi.

Ieri il collettivo, come detto, è stato all’altezza in tutto. I migliori sono stati Calderini di nuovo in rete, anche se negata dal direttore di gara, voto 6,5. Doratiotto devastante il suo impatto, quando entra segna subito e i suoi sono gol pesantissimi, voto 7. Il solito Pisanu (ma come ha fatto a stare in panchina per metà stagione?) vero metronomo, anche per lui un bel 7. Lazzarini e Benedetti hanno abbinato cuore e gioco, mix perfetto nel calcio. Sotto tono Mancino, voto 5 e Persano sparito in mezzo ai centrali della difesa del Gavorrano, voto 5. 

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