Impennata Covid, Comanducci "striglia" gli aretini

Riposta un video di marzo di una Arezzo spettrale. "Rischiamo di rivedere la città così, tornare indietro di otto mesi è una sconfitta per tutti"

AREZZO — Marcello Comanducci ha postato di nuovo sui social un video che lo scorso marzo aveva girato lui stesso. Nel filmato il sindaco, Alessandro Ghinelli, attraversava il centro deserto, zaino in spalla come sua abitudine, e mascherina rigorosamente addosso. Ma senza avere intorno nessuno. Il finale il piazza Grande, sul mattonato che si staglia sulle suggestive Logge del Vasari.

Ed una frase a suggellare minuti carichi di emozione "con la speranza di rivedere presto la nostra città viva. E' grazie a voi (aretini) e al vostro impegno che stiamo combattendo il virus".

Ma qualcosa da allora è andato storto. Perché i contagi, nonostante il lockdown primaverile, del quale ancora tutti noi abbiamo un ricordo a dir poco sconvolgente, hanno subito una vera e propria impennata. In estate avevamo avuto quasi l'illusione che tutto potesse essere finito, con anche qualche segnale di ripresa del turismo, della normalità. Ma la seconda ondata, addirittura più violenta e impietosa, era in agguato.

E così l'ex assessore al Turismo, Attività Produttive e Grandi Eventi, ed ancora presidente della Fondazione Arezzo In Tour, ha ripubblicato di nuovo il video sulla sua pagina Facebook. Ma mentre pochi mesi fa il filmato era accompagnato da un plauso agli aretini e al loro impegno (encomiabile, ndr) per contenere i danni del "maledetto" virus, stavolta il messaggio che Comanducci lancia ai concittadini ha un sapore decisamente amaro. Quasi un rimprovero, carico di rammarico.

"A marzo girai questo video insieme al sindaco che mostrava Arezzo spettrale, non mi vergogno a dire che mentre lo montavo piansi più volte e che mi sono commosso anche ora che l'ho rivisto". Ed ecco, nel proseguo la stoccata: "non posso pensare che con tutti gli sforzi che abbiamo fatto per ripartire, tra poco rischiamo di rivedere la nostra città così di nuovo, tornare indietro di otto mesi è una sconfitta per tutti".

La Toscana, e quindi Arezzo, da ieri è zona arancione. Ciò singnifica ancora più restrizioni. Bar e ristoranti aperti solo per asporto e domicilio. Coprifuoco dalle 22 alle 5. Spostamenti fuori regione e tra comuni vietati. E la preoccupazione è che si possa andare verso un ulteriore inasprimento delle misure anti contagio.

Gli appelli, da più parti, sono quelli che sentiamo da quasi un anno. Indossare sempre la mascherina, evitare assembramenti, lavarsi spesso le mani.

Come spiegato dal sindaco Ghinelli e dal vice, nonché assessore alla sanità, Lucia Tanti, il 3% degli aretini, quindi 3mila persone tra positivi e contatti, si trovano attualmente nel "tunnel del Covid". E ciò veramente in pochissimo tempo. Speriamo che questo dato faccia riflettere e prendere coscienza della situazione ancora di più.

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