Sport lunedì 06 giugno 2022 ore 20:10
Arezzo, inizia l’era Indiani “vincere attaccando”
Il nuovo mister amaranto emozionato. Riportare con il gioco i tifosi al comunale. Preso il difensore Risaliti
AREZZO — Paolo Indiani è arrivato ad Arezzo. Sarà lui l’allenatore che dovrà risollevare Arezzo, calcisticamente parlando, e riportarla nel calcio professionistico dopo la mancata promozione della stagione appena conclusa.
Paolo Giovannini, nuovo Direttore Generale, ha scelto e convinto ad accettare la sfida il migliore Paolo Indiani, vincitore dell’ultimo campionato di serie D con il San Donato Tavarnelle e con tanta esperienza alle spalle, per coniugare gioco e risultati e far tornare ad Arezzo la voglia di andare allo stadio e seguire il Cavallino.
“E’ un piacere enorme ritrovarmi qui come nuovo allenatore dell’Arezzo, sono emozionato perché è un posto che mi è sempre piaciuto. Negli anni passati ero andato vicino a sedermi su questa panchina, ma poi non si era mai concretizzato il matrimonio. Sono consapevole del lavoro che dovrò fare, cercheremo di lavorare per vincere, portare entusiasmo, solo così porteremo allo stadio i tifosi giocando bene e vincendo. In serie D noi dobbiamo vincere e ci metteremo tutto e di più per farlo e convinti di poterlo fare”.
Sono queste le prime parole di Paolo Indiani nuovo mister del Cavallino, fresco della vittoria del campionato di serie D e proprio per questo Paolo Giovannini lo ha scelto per vincere attraverso il bel gioco.
Mister il suo segreto per vincere i campionati?
Nessuno. Dobbiamo lavorare tanto tutti insieme, ogni componente della società, nessuno escluso. Non ci può essere una persona che non abbia lo stesso obbiettivo e nessuno si dovrà mai accontentare.
In passato più volte è stato vicino alla panchina amaranto?
Nel 2016 sono stato vicinissimo, quando fu preso Sottili, fu colpa mia ma preferì rimanere dove ero l, mi sembrava un tradimento andare via in quel momento.
Quanto ha influito nella sua scelta Paolo Giovannini?
Il direttore è stato importante nella scelta che ho fatto. Sono riuscito a vincere nove campionati, mi piaceva provare a vincere il decimo. Se ti cerca Arezzo non puoi dire di no. Lascio una società dove sono stato molto bene e che ringrazio.
Nello schema che si fa in estate cosa è vietato sbagliare per riuscire a vincere?
Gli under sono fondamentali e il lavoro che viene fatto con loro quotidianamente lo è ancora di più. Dobbiamo essere bravi a scegliere bene e lavorare meglio con loro. La piazza e il pubblico non mi spaventano, anzi per noi l’obbiettivo sarà quello di riportare tutti allo stadio, magari riuscire a portare 5000 spettatori. Dovremo essere bravi ad avere alternative valide quando ci saranno giocatori che andranno in difficoltà. Altro aspetto fondamentale è il campo di gioco: sarà molto importante, lo scorso anno le uniche tre sconfitte che ho subito sono state in campi con terreno molto brutto.
L’Arezzo ripartirà dal suo modulo preferito il 4-3-3?
I moduli di gioco nella mia carriera ne ho usati tanti, ma il 4-3-3 si addice molto ad un calcio dominante come vorremmo fare noi, è uno dei migliori, ma non significa niente. Il nostro calcio sarà offensivo e la palla la dovremo giocare sempre noi.
La rosa verrà costruita con giocatori esperti del girone dell’Arezzo?
Questo è un falso mito, le rose si costruiscono con giocatori che sono abituati alla categoria e che non abbiano Arezzo come punto di arrivo ma di ripartenza, fatto salvo rare eccezioni. Ad Arezzo bisogna vincere il primo anno, sapendo di avere più possibilità rispetto a quelle che avevo a San Donato Tavarnelle. Sì, nel San Donato ci sono giocatori che mi piacciono ma è plausibile che questi vogliano provare l’esperienza della serie C.
Il punto sul mercato a fine conferenza lo ha fatto il Direttore Giovannini “Posso annunciare l’acquisto del difensore Risaliti, giocatore molto forte che il mister conosce bene. La rosa attuale: con gli over non abbiamo affrontato eventuali riconferme, abbiamo sotto contratto Biondi, Sicurella e Pinna ma non abbiamo ancora fatto valutazioni tecniche. Lazzarini che diventa over rimarrà con noi, così come è nostra intenzione continuare con Zona, Mancino e Colombo” .
Paolo Nocentini
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